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07 novembre 2024

Dopo Londra, la Svizzera: Ninety, il secondo polso di Richard Mille apre a Ginevra

Chiamatelo “secondo polso”, chiamatelo “pre-owned”, la sostanza poco cambia. L’usato in orologeria è un fenomeno in rapida e progressiva uscita dalle “riserve indiane” in cui è stato confinato per anni da molti marchi ed è sempre più una variabile determinante nel mercato dei segnatempo. Un marchio come Richard Mille lo ha capito da tempo e lo gestisce in modo impeccabile attraverso Ninety, l’unico rivenditore ufficialmente autorizzato di orologi usati del brand in Europa, presente a Londra con la propria boutique. Abbiamo visitato la sua nuova, seconda boutique, aperta da poco a Ginevra, e più sotto vi racconteremo quanto è stato interessante.

Richard Mille Ninety Geneva

SECONDO POLSO: TENDENZE E VANTAGGI

Intanto però, giusto per capire qual è il quadro in cui ci muoviamo, ricordiamo che le stime più recenti, elaborate da Deloitte lo scorso anno e riferite al 2022, parlano di un valore di circa 20 miliardi di franchi svizzeri, che entro il 2030 potrebbe arrivare a quasi 35 miliardi. Una cifra che è più della metà di quella del nuovo. Una previsione in linea con questa è stata elaborata anche da Boston Consulting Group, che per il 2026 prevede un mercato del valore di 35 miliardi di dollari per il secondo polso, contro i 66 miliardi del nuovo.

Sono cifre che si commentano da sole e che, soprattutto, danno l’idea della grandezza e dell’importanza del pre-owned, al di là del volume d’affari. Un’importanza di cui abbiamo già parlato in passato, come potete leggere qui. Cifre che mettono in luce come la strategia dei marchi che hanno deciso di gestire direttamente il proprio usato abbiano fatto una scelta intelligente e lungimirante. In primis in termini di business, ma anche per una serie di motivi che hanno a che fare con la forza dei brand.

Richard Mille Ninety Geneva

È infatti evidente che la gestione interna del pre-owned ha diversi aspetti positivi, a partire dal fatto che fidelizza i clienti storici e consente di avvicinare una clientela nuova, che diversamente non riuscirebbe ad accedere al nuovo pur volendolo. Accesso difficile, se non impossibile, a causa della scarsità delle referenze.

Gestire in prima persona il secondo polso è anche un’ottima promozione per un marchio. Ne denota la forza, sia verso il mercato sia verso il cliente. Un brand che non vende solo i propri orologi nuovi ma ricompra quelli usati per offrirli in condizioni perfette ai propri clienti ne denota il vero valore. Proprio perché è in grado di offrire pezzi in condizioni certificate e pari al nuovo, avendo in casa tutte le competenze necessarie per svolgere un lavoro perfetto in termini di revisione e rimessa a nuovo.

Richard Mille Ninety Geneva

Senza contare la grandissima importanza per un cliente di rivolgersi direttamente al marchio per evitare problemi in caso servisse assistenza e, soprattutto, per evitare possibili truffe. Leggendo più sotto quello che ci ha raccontato Dean Harding, capirete che cosa significa soprattutto la sicurezza da questo punto di vista.

In ogni caso, secondo LuxeConsult le prospettive per l’anno in corso sono in divenire. Nel 2024 il mercato del secondo polso potrebbe essere influenzato dall’indebolimento della domanda di nuovi orologi causata da parametri macroeconomici ancora negativi. Tuttavia, le sensazioni di molti operatori sono positive sul lungo termine.

NINETY E RICHARD MILLE: COMPETENZA E GARANZIA NEL PRE-OWNED

In questo quadro si inserisce il cambio di strategia di alcuni brand di fascia alta che hanno deciso di gestire direttamente e in prima persona il mercato del pre-owned dei propri orologi. Una scelta che risponde a diverse esigenze, che comporta uno sforzo non banale ma che ha indubbi vantaggi. A partire da quello più ovvio di tenere i prezzi entro un quadro razionale, ma che ne porta con sé molti altri. Come dimostra il caso di Ninety, che ha aperto la sua prima boutique a Londra quasi quattro anni fa e che ora ha raddoppiato con la nuova apertura a Ginevra. Noi di WATCH INSANITY ci siamo stati, ospiti del team pr di Richard Mille, e la visita è stata molto utile e interessante. Ci ha aiutati a capire molte cose, per permetterci di raccontarle a voi.

Richard Mille Ninety Geneva
Richard Mille Ninety Geneva
Richard Mille Ninety Geneva

La boutique Ninety di Ginevra è stata aperta adiacente alla boutique di Richard Mille, a due passi da Place de Longemalle. Nelle quasi tre ore che abbiamo passato sui divani, il general manager di Ninety Dean Harding ci ha letteralmente aperto la caverna del tesoro, dalla quale ha estratto pezzi di assoluta bellezza e rarità, tutti in condizioni pari al nuovo. Dal’RM 50-01 Tourbillon Romain Grosjean al poeticissimo RM 19-02 Tourbillon Fleur ad alcune delle prime referenze create per Rafael Nadal. Fino ad arrivare all’RM 018 Tourbillon Boucheron, creato nel 2008 per celebrare il famoso gioielliere parigino di Place Vendome.

Richard Mille RM 19-02 Tourbillon Purple Fleur
Richard Mille RM 018 Tourbillon Boucheron

Non poteva naturalmente mancare una visita alla adiacente boutique di Richard Mille. Un ambiente dagli arredi e dalle finiture moderne e dinamiche, che riflette la filosofia del marchio e mette immediatamente a proprio agio il cliente che vi entra. Al suo interno ci è stata mostrata un’altra carrellata di tesori, questa volta in collezione corrente, come l’RM 40-01 McLaren Speedtail Automatic Tourbillon. Un’esperienza che è culminata con il pezzo più incredibile attualmente firmato da Richard Mille: l’RM UP-01 Ferrari.

INTERVISTA A DEAN HARDING, GENERAL MANAGER DI NINETY

L’accoppiata Ninety – boutique Richard Mille ci ha permesso di toccare con mano la qualità del secondo polso che viene proposto. La posizione unica di Ninety le consente di accedere a una serie di canali di assistenza Richard Mille e a strutture all’avanguardia, garantendo che gli orologi trattati rispettino costantemente gli esigenti standard del marchio.

Richard Mille Ninety Geneva

Non solo ogni pezzo è sottoposto a un accurato servizio di assistenza, ma è anche accompagnato da una garanzia internazionale Richard Mille pre-owned di due anni, un plus e una sicurezza per chi acquista. La boutique monomarca al 90 di Mount Street a Londra è inoltre dotata di un laboratorio completo, con un orologiaio esperto di tourbillon Richard Mille, Thomas Mason, che vanta un’esperienza decennale. Il team di tecnici di Ninety Geneva non è da meno.

Richard Mille Ninety Geneva

Durante la nostra visita abbiamo fatto la conoscenza di Dean Harding. Oltre che mostrarci una selezione a dir poco commovente dei pezzi a disposizione, il general manager di Ninety ha risposto anche ad alcune nostre curiosità. Una chiacchierata, più che una intervista, che condividiamo volentieri con voi.

Dean Hardin

Tra i marchi che si sono avvicinati al pre-owned, Richard Mille oltre a essere tra i primi è l’unico ad aver pensato anche a uno spazio dedicato. Come è nato Ninety e quali sono i progetti futuri? Dopo Londra e Ginevra avete già in programma altre aperture?

Ninety è parte del mondo pre-owned e l’idea alla sua base è quella di offrire ai clienti un alto livello di servizio, che è qualcosa già insito in Richard Mille. Sappiamo che molti dei nostri clienti vendono i propri orologi, è inevitabile, è il mondo dell’orologeria; per questo, creando Ninety, volevamo avessero la possibilità di trattare direttamente con il brand. Di essere sicuri nel processo di vendita, acquisto o scambio dell’orologio e di non avere a che fare con realtà non preparate nel trattare orologi Richard Mille. Perché è normale: non c’è nessuno che può dirti tutto di una referenza se non il marchio stesso. Solo noi possiamo dare tutte le informazioni per rassicurare i nostri clienti. Per questo, abbiamo in programma una nuova apertura in Medio Oriente.

Parlando di numeri, può dirci qual è il volume di orologi che Ninety tratta e come avviene la ricerca?

Non è grandissimo il numero di orologi Richard Mille esistenti: come ultima cifra ne abbiamo stimati circa 60mila, prodotti nei 23 anni di vita del marchio. Ecco perché a livello globale non c’è questa abbondanza di secondo polso. Posso dire che nel nostro primo anno ne abbiamo acquistati una cinquantina. Per quanto riguarda il criterio con cui decidiamo quali orologi acquistare, abbiamo clienti che ci chiedono particolari pezzi e ci muoviamo in base a questo: siamo molto attenti alle referenze che ci vengono richieste. Per esempio, l’RM 027 è molto ricercato, abbiamo una lista nutrita di clienti che lo vorrebbero. Per cui, se abbiamo l’opportunità di comprarlo, facciamo tutto il possibile per acquistarlo, per avere poi la possibilità di offrirlo a chi ce lo chiede. 

Richard Mille RM 027

Non solo Richard Mille. Da Ninety sono disponibili anche orologi di altri marchi, da dove nasce questa scelta e perché? È strano vedere un marchio che vende orologi di altre marche…

Sappiamo che i clienti Richard Mille comprano anche altri marchi. Chiaramente il nostro focus è sugli orologi Richard Mille, ma se un cliente vuole vendere, che so, un F.P. Journe per acquistare un Richard Mille, siamo più che contenti di fare una valutazione del suo orologio. Francamente, però, compriamo gli orologi di altri marchi solo se ci piacciono e se siamo piuttosto sicuri che piaceranno ai nostri clienti. 

Come sappiamo Richard Mille non si distingue solo per gli orologi, ma anche per tutto ciò che ruota intorno ad essi. Dagli eventi all’ospitalità, alle esperienze. Com’è l’esperienza del cliente a Ninety e quali servizi offrite oltre alle vendite?

Siamo fortunati a essere parte del gruppo di Richard Mille e a lavorare a stretto contatto con loro; così possiamo essere parte dei loro eventi che organizzano durante l’anno. In una situazione leggermente diversa, negli scorsi anni abbiamo organizzato eventi indipendenti come pranzi per una ristretta cerchia di clienti, ma ormai siamo strettamente legati agli eventi di Richard Mille.

I falsi e i cloni sono oggi un grosso problema per molti marchi, compreso Richard Mille. Per cercare di porre rimedio a questo problema avete avviato un nuovo programma per “educare” il vostro pubblico a riconoscere i vostri orologi: può spiegarci come funziona e a chi si rivolge?

Siamo preoccupati dalle storie che sentiamo dai clienti quando trattiamo direttamente con loro, quando troviamo gente che compra una cosa pensando che sia un’altra. Il problema dei falsi è grande anche per noi e sono contento che possiamo parlare con voi di questo argomento. Su questo tema abbiamo sviluppato un “educational program” e per il primo appuntamento abbiamo deciso di rivolgerci a calciatori della Premiership inglese, gente con grande capacità di spesa. Li abbiamo invitati a un pranzo esclusivo, abbiamo fatto incontrare loro il nostro orologiaio della boutique di Londra, Tom, e abbiamo presentato loro un 35-02 falso insieme a uno vero che avevamo in stock. Li abbiamo mostrati nel dettaglio all’esterno, abbiamo fatto dei focus e dei close up sul movimento e su alcune loro parti e abbiamo chiesto ai presenti che cosa ne pensassero: è stato abbastanza preoccupante il fatto che praticamente nessuno sia riuscito a distinguere le differenze tra il vero e il falso. Abbiamo sviluppato questo programma non per vendere orologi a potenziali clienti, ma per educarli, per far capire loro che c’è una genuina importanza nel sapere che cosa si sta comprando. Vale per Richard Mille ma anche per Rolex, Patek Philippe o altri marchi. Noi siamo in una posizione di forza perché facciamo parte del brand e siamo retailer ufficiali per il pre-owned, ma ci sono altri soggetti che trattano i nostri orologi. Pensiamo di organizzare un altro appuntamento quest’anno, rivolto ai professionisti della finanza che lavorano nella City, ma non abbiamo in programma una calendarizzazione rigida. Posso dire che dopo il primo appuntamento abbiamo avuto una risposta molto positiva, chi ha partecipato ci ha ringraziato per aver fornito un alto livello di informazione e per avere aperto loro gli occhi.

Richard Mille RM 35-02 TPT Carbon

Rimanendo in tema, siete riusciti a stimare quanto vale il mercato dei falsi e quanti orologi non originali del vostro brand ci sono sul mercato? Qual è il livello qualitativo dei falsi?

Domanda difficile. Sono milioni i fake che inondano il mercato, non ho idea di quanti siano Richard Mille. Però abbiamo purtroppo avuto i casi di un paio di persone che hanno speso cifre a 5 zeri per comprare un orologio che si è poi rivelato un falso. Puoi andare in Turchia, comprare un Rolex falso per 10 euro ma sai che è un falso e lo accetti. Ma se qualcuno ti offre un 35-02 a 150.000 euro quando è quotato a circa 300.000 e magari non sai molto di orologi, pensi sia un buon affare e lo compri. Poi entri in una boutique Richard Mille per farlo revisionare e hai una pessima sorpresa. Perché il livello qualitativo dei fake è molto alto: il 35-02 falso che abbiamo utilizzato nel nostro appuntamento era eccellente. Il nostro orologiaio Tom è uno dei migliori, è ovvio che ha capito subito che era un falso, ma un cliente ricco, che conosce poco sia Richard Mille sia gli orologi in generale, vede solo che è un bel pezzo e lo crede davvero originale. Purtroppo la qualità dei falsi è in continuo miglioramento. I cosiddetti “supercloni” di Rolex che arrivano dall’Asia sono praticamente perfetti anche a livello di calibri.

Da dover arrivano i vostri fake?

Principalmente dalla Cina. 

Se volessimo dare un consiglio ai nostri lettori su come riconoscere un falso, quali suggerimenti potremmo dare?

È una domanda che ci viene posta spesso. La risposta più onesta è che la cosa più importante è sapere con chi stai trattando. La cosa preoccupante dei falsi è che sono davvero ottimi, come ho detto poco fa. Molti anni fa c’erano tanti dettagli estetici cui si poteva fare attenzione per distinguere un vero da un falso, oggi non più. È fondamentale sapere chi è la persona o l’azienda con cui si sta trattando. Non sono in molti a vendere Richard Mille usati, bisogna parlare con più persone o aziende. Se quando vuoi comprare un orologio la questione principale sono i soldi, non c’è molto da fare: puoi trovare quello che vuoi a un prezzo alto o basso, ma l’importante è comprare da una fonte affidabile, che sa tutto di quell’orologio: conosce la storia, l’assistenza, può confermare che non è rubato e che tutte le sue parti sono originali. È buon senso, ma è l’unica via sicura per non rischiare truffe.

By Davide Passoni