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11 dicembre 2024

MB&F: HM11 “Architect”

Come diceva il celebre architetto svizzero Le Corbusier, “une maison est une machine à habiter”, cioè “una casa è una macchina da abitare”. Le Horological Machine di MB&F sono abitabili; le storie che raccontano ci trasportano in epoche e luoghi diversi, talvolta in mondi diversi. Si potrebbe dire che un’Horological Machine di MB&F non si indossa; si vive.

MB&F HM11

Questo concetto potrebbe sembrare difficile da capire, perché un orologio non è una casa, giusto? Una casa è una casa e un orologio è un orologio; nessun rischio di confondersi; nero qui, bianco là… Con la sua ultima creazione, però, MB&F sfuma il confine tra questi due mondi e il risultato è il grigio delle barre di acciaio nel cemento armato, il grigio del calcestruzzo appena spruzzato. Ecco a voi l’Horological Machine Nº11 Architect di MB&F!

LA CASA COSTRUITA DA MAX

Nella seconda metà degli anni Sessanta, l’architettura attraversò una fase sperimentale da cui scaturirono creazioni molto diverse da quelle del decennio precedente. Gli edifici del Dopoguerra sfoggiavano forme rettilinee, pragmatiche, finalizzate a utilizzi precisi. A un certo punto, però, cominciò a farsi strada un movimento ristretto ma battagliero, animato da un approccio sorprendentemente “umanistico”, sebbene con un significato diverso da quello con cui gli studiosi di architettura impiegherebbero il termine.

MB&F HM11

Un movimento umanistico in quanto modellava lo spazio attorno alla forma del corpo umano, attorno al campo visivo dell’occhio umano, al raggio d’azione degli arti umani nell’aria circostante, alla sfericità del respiro che riempie i polmoni e in inverno crea un effimero alone di vapore sui finestrini delle auto.

Questi architetti, alcuni dei quali rifuggivano tale titolo, preferendo farsi chiamare abitologi, costruivano case che parevano sprigionarsi dalla terra stessa oppure davano l’impressione che la terra avesse piegato le dita per poi dimenticare di raddrizzarle del tutto. Questi edifici sembravano ribollire, ondulare o arcuarsi come tendini. E, guardando una di queste abitazioni, il fondatore di MB&F Maximilian Büsser ha iniziato a chiedersi: “E se quella casa fosse un orologio?”.

MB&F HM11

Un tourbillon volante centrale, cuore di questa casa, si innalza verso il cielo sotto un tetto costituito da due cupole di zaffiro. Come ben si addice a un meccanismo che è il punto di origine, spaziale e funzionale, dell’orologio, il suo ponte superiore a quadrifoglio ricorda la forma delle finestre di alcuni dei più pregevoli templi che l’umanità ha dedicato al proprio Creatore oppure la forma di uno zigote che inizia a sdoppiarsi dopo il concepimento. Da questo nucleo rotante, si dipartono verso l’esterno quattro volumi simmetrici, creando altrettanti spazi parabolici, le stanze della casa chiamata HM11 Architect.

Per accedere a ciascuna stanza, occorre ruotare la casa e l’intera struttura fa perno sulle proprie fondamenta. I 90° dell’angolo tra ciascuna stanza fanno sì che sia possibile posizionare l’HM11 rivolgendo direttamente verso di sé una delle stanze oppure uno dei corridori della casa, con le stanze a divergere obliquamente sui lati. Questa versatilità nell’orientamento dei display ha anche una funzione pratica. L’HM11 Architect possiede una struttura efficiente dal punto di vista energetico: ogni rotazione di 45° in senso orario è segnalata da un clic percepibile con le dita e trasmette 72 minuti di carica direttamente al bariletto. Dopo 10 rotazioni complete, l’HM11 raggiunge il massimo dell’autonomia, pari a 96 ore.

MB&F HM11
MB&F HM11

Sebbene caratterizzate da interni simili (brillanti pareti bianche e una finestra interamente in vetro zaffiro), le quattro stanze hanno funzioni diverseLa stanza dell’ora è quella in cui si entra per leggere ore e minuti. Globi montati su aste fungono da indici delle ore, con sfere in alluminio lucidato più grandi e chiare per i quarti d’ora e sfere in titanio lucidato più piccole e scure per gli altri indici. Frecce dalla punta rossa indicano le ore e i minuti, regalando un pizzico di colore alla stanza dell’ora, altrimenti piuttosto spartana.

MB&F HM11

La stanza successiva, 90° a sinistra della prima, ospita, invece, il display della riserva di carica. Seguendo lo stesso design della stanza dell’ora, una serie di globi montati su aste fa da cornice a una freccia dalla punta rossa che mostra l’autonomia rimasta nel bariletto dell’HM11. Procedendo in senso orario, il diametro dei cinque globi aumenta fino ad arrivare ai 2,4 mm dell’ultima sfera in alluminio lucidato, che indica una riserva di carica completa, pari a 96 ore.

MB&F HM11

Nella stanza successiva si trova un termometro, strumento inconsueto in ambito orologiero (sebbene frequente in quello domestico). Per indicare la temperatura, l’HM11 sfrutta un sistema meccanico costituito da una striscia bimetallica che potrebbe apparire anacronistica in un’epoca di soluzioni di domotica a distanza e termometri elettronici istantanei e super precisi. Questo sistema meccanico funziona senza utilizzare fonti energetiche esterne ed è disponibile con visualizzazione in gradi Celsius o Fahrenheit.

MB&F HM11

L’ultima stanza, anch’essa racchiusa da una finestra in vetro zaffiro, è costituita da un bianco spazio vuoto, il cui unico elemento estetico è una piccola incisione rotonda raffigurante l’iconico motivo decorativo MB&F a forma di ascia bipenne. Questo spazio apparentemente spoglio funge, tuttavia, da corona di regolazione dell’ora dell’HM11. Spingendoci sopra, il modulo trasparente si apre con un clic. Si tratta della porta d’ingresso dell’HM11 e basta ruotarlo per risintonizzarsi sull’ora corretta.

MB&F HM11

Se le stanze laterali dell’HM11 sono circondate da pareti esterne in titanio grado 5 lucidato, l’atrio centrale si apre alla luce grazie a un tetto in vetro zaffiro a doppio arco. Al piano di sotto, il movimento dell’HM11, sviluppato internamente, segue il ritmo impresso dal bilanciere da 2,5 Hz (18.000 vph) del tourbillon volante. Colorati mediante deposizione fisica da fase vapore, i ponti e le platine dei 25 esemplari delle due edizioni limitate di lancio dell’HM11 sfoggiano rispettivamente tinte blu ozono oppure calde sfumature di oro 5N.

LA CASSA DELL’HM11

I materiali scelti per le due edizioni di lancio dell’HM11 Architect sono titanio e vetro zaffiro. La metà inferiore della cassa dell’HM11 è costituita da un blocco in titanio grado 5 marcatamente tridimensionale e caratterizzato da superfici interne ed esterne di diverso profilo. Essendo posizionabili soltanto dopo l’installazione del movimento, le calotte superiori delle quattro stanze dell’HM11 sono realizzate separatamente. Calcolando anche le operazioni di fresatura, finitura e controllo qualità, per completare la cassa dell’HM11, è necessaria quasi una settimana.

MB&F HM11
MB&F HM11
MB&F HM11

A dispetto del design tridimensionale e ispirato all’architettura e nonostante la complessità del movimento, la cassa dell’HM11 misura sorprendentemente soltanto 42 mm di diametro. Grazie ai piedini curvi, che fungono anche da punti di fissaggio del cinturino, la cassa si adatta, quindi, al polso in modo elegante e confortevole. Ciò consente all’orologio di calzare tutta una serie di misure di polso, oltre a garantire la necessaria stabilità quando la cassa viene ruotata per caricare il bariletto.

IL CALIBRO

Il cuore, letterale e concettuale, del movimento dell’HM11 Architect è rappresentato da due parole: carica ed efficienza.

MB&F HM11

Se il bariletto costituisce il serbatoio che custodisce tutta la carica di qualsiasi orologio meccanico, la vera fonte di quest’energia è la persona che lo indossa al polso. Il bariletto incamera tale energia grazie a un’azione cinetica involontaria (mediante un sistema di carica automatica) oppure grazie a un’azione manuale volontaria (mediante la corona di carica). L’HM11 sfrutta entrambi questi metodi di fornitura di energia. L’orologio, infatti, può essere caricato sia in modo involontario (un effetto secondario del cambiamento di orientamento delle stanze) sia in modo volontario. Quest’ultima azione risulta, inoltre, amplificata, perché a ruotare non è soltanto una corona di diametro ridotto, ma l’intero orologio, consolidando al tempo stesso il rapporto tra l’HM11 e chi lo indossa.

MB&F HM11
MB&F HM11

Per essere caricato al massimo, un orologio standard con riserva di carica di 48 ore richiede tra le 20 e le 30 rotazioni complete della corona. Nell’HM11, le 96 ore della sua riserva di carica si ottengono con appena 10 rotazioni orarie complete della cassa.

MB&F HM11

Il tourbillon volante, che assicura la funzione di segnatempo dell’HM11 Architect, è oggi un elemento fondamentale dell’identità meccanica di MB&F; è, infatti, impiegato nelle Horological Machine 6 e 7, nonché nella Legacy Machine FlyingT. La ruota di grandi dimensioni del suo bilanciere aumenta l’inerzia complessiva del sistema, migliorandone la stabilità cronometrica; tuttavia, i tourbillon (e i tourbillon volanti in particolare) sono meccanismi vulnerabili agli urti, che possono comprometterne le prestazioni. Le soluzioni anti-urto normalmente impiegate in orologeria sono studiate per proteggere componenti specifici, in particolare i perni delle ruote, mentre sono rare le soluzioni anti-urto progettate per proteggere l’intero movimento. Invece che applicare ulteriori elementi anti-urto a singoli componenti dell’orologio, nell’HM11 si è preferito inserire un ammortizzatore unico, costituito da quattro molle di sospensione ad alta tensione alloggiate tra il movimento e il blocco inferiore della cassa.

MB&F HM11
MB&F HM11

Molto più che semplici avvolgimenti di filo metallico, queste molle sono realizzate su misura tagliando con il laser un tubo di acciaio a elevata durezza e basso tenore di carbonio con finitura cromata. La composizione e la struttura cristallina specifiche di questa lega di acciaio garantiscono alle molle un’eccezionale resistenza all’usura, mentre la finitura e la forma cilindrica conferiscono alle stesse un notevole pregio estetico, sebbene si tratti di componenti totalmente nascosti alla vista. Derivato da tecnologie destinate principalmente all’industria aerospaziale, questo tipo di molle nel moderno settore orologiero è utilizzato esclusivamente da MB&F.