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27 luglio 2024

Daniel Roth: Tourbillon Souscription

L’arte non evolve mai, ma la materia dell’arte non è mai del tutto la stessa” diceva il poeta Thomas Stearns Eliot nel saggio “Tradition and the Individual Talent”. 

Dopo 35 anni, la pietra miliare dell’orologeria indipendente fa il suo ritorno sotto l’attenta guida di Jean Arnault, figlio di Bernard Arnault (presidente e ceo di LVMH) ed attuale direttore dello sviluppo e marketing per la sezione orologi di Louis Vuitton. Daniel Roth “rinasce” e stupisce, a Marzo 2023, presentando il Tourbillon Souscription, un omaggio meticoloso all’originale referenza C187 Tourbillon Double-Face del 1988. 

LA MONTRE OBJET D’ART

Andando a ritroso, ai nomi di George Daniels, Philippe Dufour, Gerald Genta, Daniel Roth è legata indissolubilmente la storia e l’eredità artistica dell’alta orologeria. 

Daniel Roth

Daniel Roth, nella fattispecie, è stato un precursore dell’orologeria indipendente. Nel combinare artigianato tradizionale ed alto livello di complicazioni, ha anticipato i canoni e la definizione stessa di “segnatempo indipendente”. La sua visione e le sue idee hanno solcato la strada per intere future generazioni di orologiai. Agli inizi degli anni ’70, Daniel Roth è stato una figura chiave nella creazione dell’identità moderna di Breguet. Nel 1973 completa gli studi sul marchio francese rilevato dai fratelli Chaumet e nel ’76 contribuisce al suo trasferimento a Le Brassus nella Vallée de Joux, uno dei centri dell’alta orologeria svizzera. Assieme a François Bodet sviluppa un precisa cifra stilistica (cassa a moneta, quadrante guilloché, lancette in acciaio à pomme évidée) che costituirà l’essenza e la riconoscibilità dei segnatempo di casa Breguet. Le referenze 3130 (calendario perpetuo), 3237 (cronografo), 3330 (day-date), 3350 (tourbillon) dimostrano l’attento studio delle opere di A.L. Breguet e rappresentano la massima sperimentazione di questi codici. Nel 1987 Daniel Roth abbandona l’azienda e nell’anno successivo apre un suo atelier a Le Sentier nella Vallée de Joux dove ha inizio la storia de «La montre Objet d’Art», l’orologio inteso come oggetto d’arte

Il concetto di “indipendenza” è piuttosto distante nel tempo, e Roth non possiede alcun modello di riferimento a cui ispirarsi ma ha, sin da subito, una chiara idea dei tipi di orologi che avrebbe realizzato e il modo in cui avrebbe prodotti. L’esperienza plurima in Audemars Piguet e Breguet lo ha inoltre reso consapevole delle capacità con cui i grandi marchi sono in grado di produrre in serie un vasto numero di orologi mantenendo inalterata la loro qualità. 

Daniel Roth Early Tourbillon | Credit: A Collected Man

Nei primi 4 anni, lavorando in autonomia, Roth ha il desiderio di creare una collezione omogenea capace di spaziare dai modelli complicati ai solo tempo. Tra questi ricorrono le referenze C187, C147, C107, C117, quattro capisaldi “neo vintage” con quattro diverse complicazioni. Prima fra tutte la referenza C187 Tourbillon, sviluppata nel 1988 portavoce del lessico stilistico di casa Roth: cassa a doppia ellisse in metalli preziosi, lunetta scalettataanse drittequadrante guillochélancette in acciaio azzurrate.   Il modello con Tourbillon è inoltre sviluppato a partire dall’ébauche del calibro Lemania 387 e presenta sul retro un secondo quadrante  con data ed indicatore della riserva di carica. Segue la referenza C147 Chronograph a carica manuale su base Lemania 2320, arrivata nel 1990 e realizzata in soli materiali preziosi. Anche in questo caso come per il C187, il quadrante è decorato con motivi Clous de Paris (qui a motivi verticali). La sfida continua con il trittico di referenze “solo tempo”, C107 C167 C127. La referenza C107 sempre del ’90 rappresenta il primo approccio con un movimento automatico, basato in questo caso sul calibro Frederic Piguet 71. Design epurato da ogni complessità con cassa in oro, quadrante guilloché a motivi verticali e le sole lancette di ore e minuti. Un anno dopo, Roth rilascia una versione manuale nuovamente su base Piguet, la referenza C167. Il penultimo cimento risiede nella referenza C117 Calendario Perpetuo del ‘91, realizzato in collaborazione con Philippe Dufour. Qui il quadrante secondario è utilizzato per indicare il giorno del mese all’esterno e l’anno all’interno. Mentre il mese e il giorno della settimana sono mostrati su due aperture poste al di sopra di questo quadrante, o attraverso due piccoli quadranti secondari che si sovrappongono al giro delle ore e dei minuti. Le ultime opere di Daniel Roth sono legate a due ulteriori complicazioni oggetto di studio e sperimentazione: la ripetizione minuti e le ore saltanti con minuti retrogradi. La prima, incompiuta, basata su calibro Lemania 389  prodotta in soli tre prototipi realizzati in oro giallo, bianco e rosa. mentre l’ultima denominata il Papillon celebra il decimo anniversario del marchio in 250 esemplari così divisi: 110 in oro bianco, 110 in oro rosa, e 30 in platino.

UN RITORNO AL FUTURO

Un crocevia di cambiamenti attraversano la storia di Daniel Roth, dall’iniziale acquisizione da parte di The Hour Glass nel ’94, il fallimento e successivo ingresso di Bulgari nel primi anni 2000, e il marchio Jean Daniel Nicolas. Parallelamente anche il design degli orologi muta, spostandosi e virando verso un’estetica sempre più contemporanea e sportiva. E il susseguirsi di nuove gestioni, porta inevitabilmente con sé il graduale allontanamento del marchio dall’originale visione del maestro. Solo oggi, assieme al gruppo LVMH (proprietario di Bulgari dal 2011) e La Fabrique du Temps, Daniel Roth può finalmente tornare a rendere omaggio alla propria eredità. Nel nuovo segnatempo, seguito dai direttori Enrico Barbasini e Michael Navas, rileggiamo il savoir fair e gli stilemi caratteristici del maestro orologiaio. 

La cassa da 35,5 x 38,6mm, realizzata in oro giallo, conserva l’iconica forma a doppia ellisse e lunetta scalettata tipica degli orologi di Roth. Le anse sono ancora saldate a mano alla carrure ma vengono rimodellate a favore di un profilo più ergonomico ed elegante. La resa estetica del Tourbillon Souscription è ulteriormente enfatizzata dal fondello chiuso, mostrante il nome del brand e la numerazione dell’esemplare, e dall’unico quadrante frontale. Queste scelte hanno permesso al team de La Fabrique du Temps Louis Vuitton di ottenere un’altezza complessiva della cassa di 9,6 mm (dimensione più contenuta rispetto all’originale di 11mm). 

Il quadrante è frutto della collaborazione con uno dei più grandi orologiai viventi, il maestro di origini finlandesi Kari Voutilainen. Nello specifico, la base del quadrante inizialmente ricavata da un disco d’oro giallo massiccio 3N, è decorata con la tecnica del Guillochage a motivi Clous de Paris. In corrispondenza invece degli indicatori di ore, minuti e secondi è utilizzata la finitura Circular Grained. Più in basso, ad altezza dell’apertura ad ore 6 è visibile sia la platina accuratamente decorata con Côtes de Genève, che la base del tourbillon con finitura spazzolata frosted. Un ulteriore dettaglio meritevole di attenzione riguarda la tipografia, la quale è stata leggermente semplificata, nel passaggio a font sans serif, per conferire un appeal più contemporaneo all’orologio. 

La corona di carica anch’essa contraddistinta da logo ellittico consente di caricare manualmente il calibro di manifattura DR001, concepito e realizzato da La Fabrique du Temps Louis Vuitton esclusivamente per Daniel Roth. Il rispetto per il retaggio artigianale del marchio è visible anche nella decorazione del DR001. Il movimento infatti è interamente rifinito a mano e tra gli elementi decorativi spiccano il ponte della ruota che aziona il tourbillon, in acciaio lucidato nero, e il cricco, rifinito a specchio. Sul fronte tecnico gode di 80h di riserva di carica con 21,600 oscillazioni per ora ad una frequenza di 3Hz. 

Il cuore del DR001 è il suo tourbillon. Esso compie una rivoluzione ogni minuto, consentendogli di funzionare come una lancetta dei secondi. La gabbia del tourbillon possiede una lancetta dei secondi a tre braccia azzurrata a cui è associata, sul quadrante, la lettura di una scala dei secondi a tre sezioni – un iconico dettaglio caratteristico di tutti i segnatempo firmati Daniel Roth.

PREZZI E DISPONIBILITÀ

Il nuovo Tourbillon Souscription, limitato ad una produzione di soli 20 esemplarisarà venduto su sottoscrizione. Ci si sottoscrive con un acconto al momento della conferma dell’ordine mentre il saldo sarà dovuto alla consegna, stimata all’inizio del 2024. Disponibile solo presso partner selezionati al prezzo di 140.000€ (tasse escluse).

By Luca Barone