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27 luglio 2024

F.P. Journe: Chronomètre à Résonance 2020

Se c’è un orologio che definisce in modo completo la creatività e la vocazione di F.P. Journe, questo è il Chronomètre à Résonance. Svelato per la prima volta nel 2000, in vent’anni è stato declinato dal Maestro in numerose versioni, a partire dal Souscription, prodotto su ordinazione e destinato ai clienti che avevano acquistato il primo orologio di F.P. Journe, il Tourbillon Souscription.

Non poteva essere diversamente. Il Maestro è troppo curioso e troppo geniale per non essere stimolato a lavorare su uno dei fenomeni più affascinanti della fisica, che ha importanti implicazioni nell’orologeria: la risonanza. Sulla quale è bene spendere due parole prima di trattare del Chronomètre à Résonance con cassa in platino, creato da F.P. Journe.

CHE COSA È LA RISONANZA

Il fenomeno della risonanza cominciò a essere notato con l’invenzione del pendolo e, nel ‘600, il fisico e matematico olandese Christiaan Huygens osservò che, ponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, essi tendevano a sincronizzare il proprio movimento oscillatorio: ciascuno faceva risuonare l’altro alla propria frequenza.

Christiaan Huygens

Infatti, qualsiasi corpo animato trasmette una vibrazione all’ambiente che lo circonda; quando un altro corpo raccoglie questa vibrazione, ne assorbe l’energia che inizia a farlo vibrare alla stessa frequenza. Il primo corpo, detto “eccitatore”, e il secondo, detto “risonatore”, danno vita alla risonanza lavorando in questo modo.

Gli orologiai osservarono che il battito del pendolo spesso interferiva con l’ambiente circostante e non era insolito per un orologio a pendolo fermarsi da solo, quando entrava in risonanza con il peso che pendeva dalle corde.

Il primo a pensare di trasformare questo intoppo in una miglioria fu il francese Antide Janvier, che nel ‘700 costruì due movimenti completi con due scappamenti di precisione e li posizionò vicini tra loro, assicurandosi che i due pendoli fossero appesi alla stessa base costruttiva. Come aveva immaginato, una volta avviati, ciascun pendolo riprese l’energia dissipata dall’altro e cominciarono a battere insieme, entrando in risonanza.

Antide Janvier

La risonanza può dunque essere molto utile nel raffinare la precisione cronometrica di un orologio. Se due bilancieri sono posti molto vicini tra loro, grazie al loro movimento alterno mettono in moto una sorta di terzo bilanciere occulto, l’aria. Essendo un fluido, può essere compressa e si comporta come una molla. Ciascun bilanciere comprime la stessa aria che, come una molla, rallenta il bilanciere più veloce aumentando l’attrito e accelera quello meno veloce, diminuendo l’attrito. A tendere, grazie alla risonanza, i bilancieri entrano in sincronia e la precisione dell’orologio ne guadagna.

L’applicazione pratica di questo fenomeno all’orologeria è stata per secoli limitata ai grandi orologi a pendolo: come trasferirla, miniaturizzata, all’interno di una cassa e portarla dalla parete al polso? Proprio qui entrò in gioco F.P. Journe con il suo Chronomètre à Résonance, concepito e costruito, dopo 15 anni necessari al suo sviluppo, per soddisfare le esigenze di un orologio da polso e fornire prestazioni cronometriche estreme. Fu il primo orologio da polso a sfruttare il fenomeno della risonanza, tanto che F.P. Journe registrò il nome Résonance prima della sua presentazione.

F.P. Journe Chronomètre à Résonance 2001

IL CHRONOMÈTRE À RÉSONANCE DI F.P. JOURNE

Nel Chronomètre à Résonance ciascuno dei due bilancieri, molto vicini tra loro, funziona alternativamente come eccitatore e risonatore. Quando l’orologio è caricato e comincia a funzionare, i bilancieri equilibrano progressivamente la propria frequenza e aumentano la loro inerzia, ossia la resistenza alle variazioni di moto. Grazie al fenomeno di risonanza, iniziano a battere naturalmente in opposizione. I due bilancieri si sostengono poi a vicenda, dando maggiore inerzia al loro movimento.

F.P. Journe Chronomètre à Résonance Back

Questo risultato è possibile solo se lo scarto di frequenza fra i due bilancieri è molto contenuto, entro l’ordine dei 5 secondi al giorno come sommatoria degli scarti, cumulati sulle sei posizioni di controllo. La loro impostazione è dunque un compito estremamente delicato.

Se un disturbo esterno influisce sul funzionamento di un orologio meccanico tradizionale, lo stesso disturbo, per il Chronomètre à Résonance di F.P. Journe, provoca l’accelerazione di un bilanciere e il rallentamento dell’altro. A poco a poco, i due bilancieri si riavvicinano per ritrovare la propria sincronia, eliminando gli effetti negativi del disturbo esterno. 

F.P. Journe Chronomètre à Résonance Gold Calibre

Il Chronomètre à Résonance ha una spirale singola per fornire energia a entrambi i movimenti. Un differenziale posto sulla prima ruota, visibile al centro del quadrante, trasmette l’energia della spirale in modo indipendente ai due treni del tempo secondari. Ciascuno di questi treni è dotato di un Remontoir d’Egalité a forza costante, con una frequenza di 1 secondo; lavorando in questo modo, la forza ricevuta dagli scappamenti rimane lineare e assicura l’isocronismo per 28 ore.

TECNICA SUPERBA ED ESTETICA POTENTE

Visivamente, il Chronomètre à Résonance è un esempio di equilibrio e bellezza. La cassa in platino è da 40 o 42 mm, con uno spessore di 11 mm, incredibile se si pensa al livello delle complicazioni che ospita.

F.P. Journe Chronomètre à Résonance 2020

È stata ridisegnata con una corona posta a ore 2 che facilita la carica dell’orologio in posizione 0 e l’impostazione dell’ora in posizione 2, in senso orario per il quadrante sinistro e in senso antiorario per il destro. L’estrazione della corona a ore 4 resetta simultaneamente entrambi i secondi.

F.P. Journe Chronomètre à Résonance 2020

Il quadrante, in oro bianco e argento, presenta la doppia indicazione delle 24 ore, a sinistra, e delle 12 ore, a destra, con lancette azzurrate come quelle dei contatori dei secondi. A ore 12 è presente l’indicatore della riserva di carica, che è di circa 42 ore.

F.P. Journe Chronomètre à Résonance 2020

La stessa cura nelle finiture del quadrante è stata messa da F.P. Journe nella decorazione del movimento, il calibro 1520, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro: lavorazione a Côtes de Genève sui ponti, teste delle viti lucidate e smussate con intagli smussati, pioli di fissaggio con estremità arrotondate lucide, componenti in acciaio rifiniti a mano. 

F.P. Journe Chronomètre à Résonance 2020
F.P. Journe Chronomètre à Résonance 2020

Il Chronomètre à Résonance può essere scelto con un cinturino in pelle o con un elegante bracciale in platino lucido a 5 file. Perché l’estetica, in orologeria, aumenta il valore della tecnica. Come ben sa F.P. Journe. (Prezzo CHF 105.000)

By Davide Passoni