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05 dicembre 2025

J12 Bleu, la ceramica di Chanel si veste di nuove sfumature

C’è una parola usata e abusata, tanto nel mondo dell’orologeria quanto in quello della moda, del design, delle auto, del lusso in generale: icona. Usata, perché detta e scritta ormai in centinaia di contesti. Abusata, perché sono davvero pochissimi, in qualsiasi campo si voglia guardare, gli oggetti davvero degni di essere considerati icone. In orologeria, indiscutibilmente, lo è il J12 di Chanel, che la Maison parigina ha presentato all’ultimo Watches and Wonders in una nuova, spettacolare veste in ceramica blu con la quale festeggia i 25 anni dell’orologio.

Chanel J12 Bleu Collection 2025

A Ginevra, Chanel ha portato ben nove referenze del J12 Bleu, tutte edizioni limitate che vanno dalle più easy-to-wear alle più ricercate in termini di movimenti e di utilizzo di pietre preziose. In questo articolo parleremo delle due versioni del J12 Bleu Calibro 12.1 con cassa da 38 mm, ma ciò che conta nel racconto di questo orologio, ossia il nuovo colore della ceramica, vale anche per le altre referenze fino alle più preziose, con zaffiri, diamanti e tourbillon.

COCO CHANEL, IL BLU, LA CERAMICA

Il dato più impressionante relativo alla ceramica è il tempo che la Maison ha impiegato a sviluppare il nuovo colore: 5 anni. L’estetica di Chanel è da sempre stata caratterizzata da due colori non-colori, il bianco e il nero, ma nella storia del marchio il blu ha accompagnato la vita e le creazioni di Mademoiselle Coco. Lungo la sua storia creativa si è ispirata più volte alle tonalità del mare della Costa Azzurra e del cielo estivo del sud della Francia. Non solo abiti disegnati da lei o accessori presenti nella sua casa parigina di Rue Cambon: Coco Chanel possedette anche una Rolls Royce di un blu particolare.

Chanel J12 Bleu Case

È questo il motivo per cui, dopo i J12 nero (lanciato nel 2000) e bianco (presentato nel 2003), la manifattura Chanel, sotto la guida del direttore creativo dell’orologeria Arnaud Chastaingt, ha messo in campo un investimento notevole in termini finanziari, oltre che di ricerca e sviluppo sui materiali, per arrivare alla ceramica blu che ha catalizzato l’attenzione di stampa e operatori di settore a Ginevra.

Dall’iniezione della materia prima in uno stampo per creare la forma del pezzo alla lucidatura e all’assemblaggio dei suoi componenti, ogni fase di produzione della ceramica altamente resistente di Chanel si basa su un dialogo preciso tra tecnologia all’avanguardia e artigianato di alto livello. Il risultato è un colore troppo blu per essere nero, troppo nero per essere completamente blu. E, soprattutto, un blu opaco che non si era mai visto in orologeria.

Chanel J12 Bleu Bracelet

Se i J12 bianco e nero hanno da sempre sfoggiato una finitura lucida estremamente morbida, sensuale e ricercata, l’opaco del blu stupisce perché riesce comunque a esaltare la luce che colpisce cassa e bracciale. Tutte le finiture lucidate a mano, l’assemblaggio e il controllo di qualità che vengono effettuati nella manifattura Chanel richiedono la padronanza di generazioni di savoir-faire e di tecniche all’avanguardia. Una serie di processi meticolosi che garantiscono un funzionamento e un’estetica impeccabili.

IL CALIBRO 12.1

Parlando di movimenti, nel J12 Bleu Calibro 12.1 lavora, come è evidente, il Calibro 12.1. Un movimento automatico compatto, che ha sostituito il vecchio ETA incassato nei precedenti J12 e che abbiamo conosciuto nel 2019 con la versione rinnovata dell’orologio. Prodotto dalla manifattura svizzera Kenissi per Chanel, il movimento condivide il design con il calibro Tudor MT5402 (lo stabile in cui si trova Kenissi è contiguo a quello della manifattura Tudor…), ma è stato modificato sotto molti aspetti. Una delle principali differenze meccaniche è l’aggiunta della complicazione della data, che porta a 28 il numero di rubini. Non tutti gli esemplari includono questa complicazione, per cui molti hanno 27 rubini. Tuttavia, Chanel utilizza lo stesso nome Calibro 12.1 per tutti i movimenti di questo tipo.

Chanel Calibre 12.1

Il movimento è certificato cronometro dal COSC e ha caratteristiche di alto livello come il bilanciere a inerzia variabile con spirale libera. Ha una riserva di carica di 70 ore, tutte caratteristiche condivise con i più recenti movimenti di Rolex e Tudor. Il bilanciere è montato su un ponte pieno per garantire la stabilità. Il rotore di carica centrale bidirezionale è supportato da sette cuscinetti a sfera e montato con una vite centrale.

Lo Chanel J12 con il Calibro 12.1 ha vinto il Ladies Watch Prize al Grand Prix d’Horlogerie de Genève nel 2019. Questo premio è stato indubbiamente un riconoscimento per la lunga storia di successi dell’orologio, ma il fulcro di quella nomination è stato il movimento, che ha attirato l’attenzione della giuria.

ELEGANTE COME UNA GIACCA CHANEL

Il nuovo J12 Bleu Calibro 12.1 38 mm è proposto da Chanel in due varianti: una con 12 zaffiri blu tagliati a baguette a fare da indici e una nella quale gli indici sono costituiti da numeri arabi laccati neri. In entrambe le referenze, il quadrante è strutturato in maniera impeccabile su tre livelli. Il rehaut più esterno, inclinato, riporta la minuteria, sulla quale si “appoggia” delicatamente la lancetta dei minuti. Poco più internamente, un’ampia sezione verniciata blu opaca riporta gli indici e la finestra del datario, a ore 4:30, con disco della data tono su tono per non spezzare l’armonia cromatica del quadrante. Infine, un sottile cerchio con minuteria chemin-de-fer, sul quale si “appoggia” la lancetta delle ore, separa la sezione più esterna da quella centrale, caratterizzata dalla presenza del logo Chanel, della scritta J12 Automatic e dal “mirino”.

Chanel J12 Bleu 38mm

La lunetta dell’orologio è fissa, in acciaio rivestito di nero e con l’anello in ceramica altamente resistente blu opaco, con motivo a baguette. Il fondello è in vetro zaffiro, per consentire la piena visione del Calibro 12.1 al lavoro. La dicitura “Limited Edition” ci ricorda che ci troviamo di fronte a un segnatempo in edizione limitata, anche se Chanel non ha specificato il numero preciso di pezzi prodotti, sia per la versione con gli zaffiri sia per quella meno preziosa con gli indici in numeri arabi.

Chanel J12 Bleu 38mm

Cassa e bracciale, benché non integrati, costituiscono un tutt’uno grazie alla continuità cromatica assicurata dalla ceramica opaca blu altamente resistente. E la cassa resiste anche all’acqua, perché è impermeabile fino a 20 bar. Esattamente quello che ci si aspetta da un orologio che è nato 25 anni fa con una forte vocazione nautica e un legame con il mondo del mare che ha ispirato il suo creatore, l’allora direttore creativo di Chanel Jacques Helleu. Il bracciale a tre file è comodo, caldo e avvolgente e ha una fibbia pieghevole tripla in acciaio rivestito di nero.

SOLO EDIZIONI LIMITATE

Come abbiamo scritto all’inizio, oltre alla versione con cassa da 38 mm, per il nuovo J12 Bleu Chanel ha previsto altre referenze, tutte in edizione limitata. Due hanno la cassa da 33 mm, il calibro 12.2 e sono caratterizzate dagli indici in zaffiri o in diamanti; anche per queste, Chanel non ha specificato il numero di pezzi prodotti. Ci sono poi: il J12 Bleu Diamond Tourbillon (55 pezzi); l’X-Ray (12 pezzi); le versioni con cassa da 42 e 28 mm e zaffiri su quadrante, lunetta e bracciale (12 pezzi ciascuna); quella con zaffiri su quadrante, lunetta e bracciale con cassa da 38 mm (100 pezzi). I due orologi oggetto del nostro articolo hanno prezzi interessanti. La versione senza zaffiri costa 11.000 euro, quella con le pietre preziose 25.500 euro.

Chanel J12 Bleu
Chanel J12 Bleu Diamond Tourbillon
Chanel J12 Bleu X-Ray

Venticinque anni fa, Chanel lanciò il J12 in ceramica nera. Nonostante vi fossero marchi come IWC e Rado che avevano già in produzione da tempo orologi in ceramica, il segnatempo di Chanel fu il primo a trasformare la ceramica in un materiale pregiato. Fu un successo immediato, dovuto anche a un altro aspetto unico dell’orologio: il suo fascino unisex. Oggi, la versione blu spinge ancora di più su quest’ultimo aspetto e promette di diventare un must come le altre due. Perché questo è il destino delle icone, quelle vere. Come il J12.

By Davide Passoni