Longines Spirit Flyback: in volo con eleganza
15 Agosto 2024Nello sport si è soliti dire che “squadra che vince, non si tocca”. Un approccio valido anche in orologeria, a giudicare da quello che Longines sta facendo con la collezione Spirit. Rilanciata nel 2020 con il solo tempo in acciaio, si è man mano arricchita con l’introduzione del cronografo, del solo tempo in titanio, del GMT Zulu Time, del cronografo flyback in acciaio e di quello in titanio. Una gamma che si è estesa prima nelle complicazioni e poi nei materiali e che continua con questa tendenza. Oggi, infatti, il cronografo Spirit Flyback si veste per la prima volta con l’acciaio e con l’oro. Un nuovo capitolo di quella tradizione aeronautica della quale Longines non può fare a meno e alla quale lo Spirit Flyback attinge a piene mani.
LONGINES E LA NASCITA DEL CRONOGRAFO FLYBACK
Per quanto già alla fine del XIX secolo Longines fornisse strumenti ai pionieri dell’aviazione, l’anno clou per il marchio fu il 1919, quando divenne cronometrista ufficiale della Federazione Aeronautica Internazionale. Da lì cominciò a realizzare orologi progettati specificamente per il volo. Orologi che dovevano essere robusti, facili da usare con i guanti – in cabine spesso poco accoglienti e sempre fredde – e soprattutto precisi e con funzioni utili. Proprio pensando a queste ultime, Longines sviluppò i primi cronografi da polso con funzione flyback a partire dal 1925.
Fu solo però 10 anni dopo che la manifattura depositò la richiesta di brevetto per questa complicazione, brevetto concesso nel 1936. A seguito di esso, Longines costruì il primo movimento di serie con funzione flyback, noto come calibro 13 ZN, la cui produzione fu poi industrializzata a partire dal 1940. La prima metà del XX secolo fu un periodo di grande fervore creativo per Longines da un punto di vista tecnologico, durante il quale mise a punto numerose complicazioni destinate all’aviazione. Non solo il cronografo flyback, ma anche il primo orologio con secondo fuso orario (detto Zulu Time), il Lindbergh Angolo Orario o il Weems Second Setting, i cui nomi erano un omaggio a grandi pionieri del volo e della Marina con cui Longines collaborò.
LA FUNZIONE FLYBACK E IL CALIBRO L791.4
Il Longines Spirit Flyback contemporaneo porta nel XXI secolo la visione pionieristica delle origini. Aggiornato nei materiali e nella precisione, conta su una meccanica che vale la pena ricordare. Se gli anglosassoni chiamano questa funzione flyback, per i francesi è “retour en vol”; una scritta che troviamo nei Type XXI di Breguet, con persino una referenza dedicata al mercato italiano che riporta sul quadrante “ritorno in volo”. La particolarità della complicazione in oggetto è quella di consentire di effettuare in modo fulmineo una serie di misurazioni rapide e in sequenza.
Premendo il pulsante a ore 4 si riporta a zero la lancetta dei secondi cronografici, rilasciandolo la si fa ripartire e il conteggio riprende istantaneamente. In sostanza, con un’unica pressione del medesimo pulsante si effettuano in modo quasi simultaneo l’arresto, l’azzeramento e l’avvio di una nuova misurazione del tempo. A beneficio dei piloti del passato che, prima dell’introduzione della complicazione, per seguire il piano di volo dovevano bloccare una misurazione e avviarne immediatamente un’altra.
L’introduzione della funzione flyback all’interno di un movimento cronografico comporta per quest’ultimo delle modifiche non irrilevanti. Da un punto di vista ingegneristico, in un cronografo tradizionale non è possibile azzerare durante la fase di cronometraggio, poiché una leva di freno ferma la lancetta dei secondi cronografici nella posizione in cui è stata bloccata, in modo da consentire la lettura del tempo sul quadrante. Nel momento in cui la lancetta dei secondi si azzera, la leva di freno esce di posizione e, tramite una camma a cuore, spinge la lancetta cronografica in una posizione di riposo. La funzione flyback elimina il dispositivo che non consente i due avvii successivi e modifica il sistema di azzeramento tramite una leva dedicata, la quale consente di sbloccare il cronografo.
Nel Longines Spirit Flyback tutto questo lavoro tecnico è sfociato nel calibro automatico L791.4, che equipaggia la nuova versione in acciaio e oro così come le precedenti in acciaio e quelle in titanio. Sviluppato su base ETA A08.L11, oltre alla funzione flyback, ha la classica ruota a colonne per lo smistamento delle funzioni cronografiche. Da un punto di vista dei materiali, il bilanciere ha la spirale in silicio che rende il calibro insensibile ai campi magnetici e agli sbalzi di temperatura; si tratta ormai dello standard per i movimenti di Longines. Grazie a queste caratteristiche, il movimento (che lavora a 25.200 alternanze/ora e ha una riserva di carica di 68 ore) ha superato i test del COSC e ha ottenuto il certificato ufficiale di cronometro. Come nelle altre versioni del Longines Spirit Flyback, il calibro è visibile attraverso il fondello trasparente ed è caratterizzato dalla massa oscillante che ricorda il globo terrestre.
L’ESTETICA DEL LONGINES SPIRIT FLYBACK
L’estetica di base delle nuove versioni del Longines Spirit Flyback è la medesima delle referenze precedenti, caratterizzata però in maniera forte dalla presenza dell’oro. Parliamo quindi di una cassa da 42 mm di diametro per 17 di spessore, vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso multistrato interno ed esterno (sinonimo di grande cura), lunetta girevole bidirezionale con inserto in ceramica lucida. Il quadrante è opaco sfumato, con il contatore dei piccoli secondi a ore 9 e quello dei 30 minuti a ore 3 caratterizzati da una finitura concentrica che li stacca dall’insieme. Anche qui, come nelle referenze precedenti, spicca l’assenza della data.
La cassa è in acciaio satinato, con smussature lucide, impermeabile fino a 10 bar. Come scrivevamo, la sua estetica è fortemente influenzata dalla presenza dell’oro, che è oro rosa 5N 18 carati oppure oro giallo 2N 18 carati. Ciascuna delle due tonalità è in combinazione con il diverso colore del quadrante e del cinturino in pelle: oro rosa con quadrante e cinturino marrone, oro giallo con quadrante e cinturino verde bosco.
L’oro è presente nella corona di carica a vite, nei pulsanti cronografici e nella zigrinatura della lunetta. Caratterizza anche le cinque stelle presenti a ore 6 insieme alle scritte Flyback e Chronometer; un modo di rafforzare il concetto di precisione da parte di Longines, visto che nella sua speciale “grammatica” le cinque stelle attestano la certificazione COSC del calibeo incassato nell’orologio.
Accenti dorati in tinta si trovano sulle lancette cronografiche, su quelle di ore e minuti e sui numeri arabi degli indici applicati, tutti rivestiti di Super-LumiNova Old Radium che dà all’insieme una patina vintage. In acciaio è invece la fibbia pieghevole che, come negli altri Spirit Flyback, ha un doppio sistema di sicurezza e un meccanismo di apertura azionato tramite due pulsanti laterali, oltre alla possibilità della microregolazione. Lo stesso trattamento luminescente presente sugli indici del quadrante e sulle lancette si trova sugli indici della lunetta e sul triangolo a ore 12.
Un orologio in perfetto stile Longines, quindi, che come gli altri Spirit Flyback della collezione si colloca nella parte alta dell’assortimento del marchio. Il nuovo cronografo costa infatti 6,900 euro. Ma considerate il fatto che mette insieme tecnologia meccanica e un materiale prezioso – per quanto limitato nella sua presenza – e che porta in sé un’estetica e un fascino intramontabili. Senza contare che agli uomini, appassionati o meno, piacciono i cronografi perché offrono qualcosa con cui giocare, che si muove avanti e indietro. Pur non essendo la complicazione più diffusa (quella è il datario), il cronografo con le sue lancette e i suoi pulsanti continua a sedurre tanto quanto l’accoppiata acciaio e oro. Con il nuovo Longines Spirit Flyback, il marchio della clessidra alata ha azzeccato la combinazione vincente.
By Davide Passoni