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02 maggio 2024

H. Moser & Cie: Endeavour Concept Guillochè

Apprezzata per la bellezza dei suoi quadranti, H. Moser & Cie. reinterpreta il famoso motivo soleil che contraddistingue i quadranti fumé e presenta un nuovo modello che rende onore alla tradizione e all’artigianalità: l‘Endeavour Concept Guilloché Limited Edition, con il quadrante inciso da un esperto artigiano del guilloché. Coniugando esperienza e modernità, H. Moser & Cie. ha creato un modello contemporaneo con un design sobrio e minimalista, fedele alla filosofia della serie Concept: senza logo e senza indici.

Moser

L’Endeavour Concept Guilloché Limited Edition di H. Moser & Cie. trae ispirazione da un orologio da tasca del tardo XIX secolo, creato da Heinrich Moser, il fondatore della società. La riproduzione della raffinata lavorazione guilloché su questo orologio storico era un incarico da affidare esclusivamente a un maestro artigiano del guilloché. L’assenza di logo e indici esalta la bellezza incantevole del quadrante di questo segnatempo, che fa parte della serie Concept. In contrasto con l’attuale orologeria sempre più sofisticata, H. Moser & Cie. ha deciso di rinunciare al marketing tradizionale lasciando parlare l’orologio e i suoi creatori, a dimostrazione che il vero lusso è inconfondibile e non ha bisogno di artifici.

Moser

La cassa Endeavour in oro rosa o bianco – disponibile per il modello in oro bianco con o senza diamanti sulla lunetta – amplifica l’effetto del motivo guilloché, e accende l’azzurro vibrante del quadrante. Il cinturino in pelle di alligatore per il modello in oro rosa e in raso per il modello in oro bianco utilizza la stessa tavolozza di colori, creando un effetto monocromo di grande modernità. Il modello in oro rosa è limitato a 10 pezzi, mentre il modello in oro bianco con lunetta con diamanti non è in edizione limitata e aggiunge una nota di sensualità alla collezione H. Moser & Cie.

Come tutti i nuovi modelli prodotti dal 1° gennaio 2017, questo orologio non avrà il marchio Swiss Made sul quadrante; la Manifattura di Sciaffusa, le cui creazioni sono svizzere per oltre il 95%, non ritiene infatti che l’etichetta sia abbastanza rigorosa.