Descrizione
Nel 1997, Patek Philippe presentò il 5060A, considerato da molti il primo Aquanaut mai introdotto, che integrava gli elementi distintivi che sono rimasti invariati fino ad oggi: cassa in acciaio inossidabile, il caratteristico quadrante a scacchiera e il cinturino in caucciù. Questi elementi di design erano orientati verso uno stile molto più sportivo e contemporaneo rispetto a quello per cui Patek Philippe era noto all’epoca.
Fin dalla sua introduzione, l’Aquanaut ha rappresentato una sorta di tela moderna per la sperimentazione, dando al brand la possibilità di discostarsi dalla sua offerta, altrimenti molto classica. Un anno dopo il lancio, Patek Philipp introdusse altre tre referenze, ampliando ulteriormente la propria offerta: la Ref. 5064, con movimento al quarzo, la Ref. 5065, la più grande della prima generazione di Aquanaut, e infine la Ref. 5066, con fondello a vista. Quest’ultima è la più fedele al design originale dell’Aquanaut del 1997, pur offrendo il fascino di un fondello aperto. L’orologio qui proposto è proprio una Ref. 5066 con cassa in acciaio da 36 mm e quadrante nero, risalente al 1999. È mosso dal calibro meccanico a carica automatica 330 SC con funzioni di data, ore, minuti e secondi centrali, 28.800 alternanze/ora e 45 ore di riserva di carica. Si tratta dello stesso calibro che Patek Philippe introdusse nella collezione Nautilus a partire dal 1992 in sostituzione del 335 SC.
Una delle caratteristiche della Ref. 5066 è la possibilità di ammirare il calibro al lavoro, grazie all’impiego del fondello in vetro zaffiro. Questo modello presenta anche indici, lancette e datario ad alto contrasto, che ne migliorano la leggibilità. Infatti, una caratteristica interessante di questo esemplare è il rivestimento al trizio utilizzato sugli indici delle ore, che con il tempo ha sviluppato una calda patina. Patek Philippe ha utilizzato il trizio tra il 1998 e il 2004 circa, prima di passare al SuperLuminova nei modelli successivi. Questo Nautilus Ref. 5066 è proposto full set.








