MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire: il tempo fluido di Hublot
10 Novembre 2025Hublot può contare su innumerevoli brand ambassador. Alcuni prestano al marchio il proprio volto e la propria popolarità, altri partecipano attivamente anche al processo creativo che definisce i nuovi orologi. Tra questi ultimi c’è l’artista americano Daniel Arsham, legato a Hublot dal 2023: uno che quando c’è da pensare a un segnatempo ci mette davvero del suo. L’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire, presentato a ottobre a Singapore, è lì a testimoniarlo. Un orologio che è tanto Hublot quanto Arsham, tanto meccanica quanto arte e design. Insomma, la sintesi tra ciò che il brand vuole comunicare e ciò che l’artista desidera esprimere.

Non è la prima collaborazione in termini di prodotto tra la manifattura e Arsham. Fedele alla sua capacità di stupire e piegare ai propri desideri il tempo e i materiali, nel 2024 l’artista aveva concepito per Hublot un orologio da tasca, l’Arsham Droplet. Oggi arriva sul polso e, con l’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire, definisce in modo netto la propria volontà di tradurre l’indeterminatezza e la fluidità del tempo in forme sorprendenti.
ALLE ORIGINI DEL NOME DELL’MP-17 MECA-10 ARSHAM SPLASH
Come è bene fare sempre nella vita, per ragionare dell’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire e capire che cosa significa, partiamo dal nome. MP-17 ci parla dei cosiddetti “Manufacture Pieces” di Hublot, una nicchia nella collezione del marchio che è sinonimo di soluzioni meccaniche e complicazioni all’avanguardia, spesso con un design ardito. Qui trovate un approfondimento. Meca-10 ci porta invece dritti al cuore del movimento che, presentato da Hublot nel 2016, porta 10 giorni di riserva di carica negli orologi che lo montano, come spiegato qui. Con Splash, Titanium e Sapphire arriviamo infine alla fusione tra le visioni di Daniel Arsham e di Hublot.
Zaffiro e titanio sono infatti tra i materiali prediletti dalla manifattura di Nyon. Li utilizza correntemente per realizzare casse, bracciali e, negli anni, ne ha sviluppato le caratteristiche di robustezza e leggerezza. Nell’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire, questi due elementi diventano plastici tra le mani dell’artista, che li forgia per creare una cassa dalla forma complessa, insolita ma indubitabilmente Hublot: l’elemento che più distingue questo orologio.
MP-17 MECA-10 ARSHAM SPLASH: L’ESTETICA
La forma è tonda, il diametro è di 42 mm ma alla vista sembra ben più compatto. Merito probabilmente della lunetta che ne incornicia il quadrante trasparente. È una lunetta come non siamo abituati a vederne, la cui sagoma irregolare apre il vetro zaffiro in una forma che ricorda quasi uno spruzzo, una goccia d’acqua nella quale il tempo fa “splash”, con la sua fluidità. Lo Splash che ancora ci mancava nell’analisi del nome del segnatempo.

Oltre alla lunetta in vetro zaffiro – lavorata al laser con una finitura “frosted” dalla resa estremamente materica – è proprio il quadrante a dare carattere a questo segnatempo e a stupire. La forma del rehaut segue i bordi della “goccia d’acqua”, irregolare come lei, che pare incompatibile con la lettura delle ore dettata dal moto circolare delle lancette. Invece lo scorrere del tempo è pulito, leggibile come in un orologio classico: cosa che questa referenza di Hublot non è.

Merito delle lancette di ore e minuti, degli indici applicati sulla parte intera del rehaut, rodiata e con finitura micropallinata lucida. Nessun datario, solo l’indicazione di riserva di carica di 10 giorni a ore 3 e il contatore dei piccoli secondi speculare a ore 9, che pare fluttuare sul grande bilanciere visibile proprio sotto di essa, a ore 8. Gli indici, le lancette e l’indicatore della carica residua sono in materiale luminescente con gli accenti verdi tipici dell’opera di Arsham. Un verde acqua, tanto per essere coerenti con la filosofia dell’artista e dell’orologio.
CUORE HUBLOT, MENTE ARSHAM
Come scritto sopra, il cuore meccanico dell’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire è il movimento Meca-10, che qui prende la forma del calibro scheletrato di manifattura HUB1205 a carica manuale, rifinito in PVD grigio. Le caratteristiche che gli consentono di arrivare a una autonomia di 240 ore sono ben riassunte nell’articolo che abbiamo linkato in precedenza. Ricordiamo solo che lavora a 21.600 alternanze/ora e che è uno dei calibri nella collezione di Hublot che garantisce il miglior rapporto tra autonomia, precisione e robustezza.

È alloggiato nella cassa in titanio micropallinato lucido cui abbiamo accennato sopra, il cui il vetro zaffiro del fondello ha la stessa forma fluida e indefinita di quello che protegge il quadrante. La cassa, in quanto scultorea, non è sottile: 15,35 mm. Nonostante ciò, la comodità al polso non dovrebbe risentirne per via del fatto che la cassa stessa è praticamente priva di anse; ad essa si innesta direttamente il cinturino nero in caucciù decorato con il monogramma di Daniel Arsham. Il monogramma si trova anche sul quadrante, a sostituire l’indice a ore 12. La fibbia è una deployante in titanio: forse per un orologio con uno spessore così importante, un ardiglione avrebbe funzionato meglio. Aspettiamo una prova al polso per capire.
Come ci si deve aspettare da un pezzo del genere, l’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire è realizzato in edizione limitata, precisamente di 99 esemplari. E il prezzo è da edizione limitata: 69.000 euro. Se nel 2016 Arsham parlava del proprio lavoro dicendo «la mia opera illustra il collasso del tempo», con il quadrante dell’MP-17 Meca-10 Arsham Splash Titanium Sapphire ha dato forma a questo collasso.
Davide Passoni










