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05 dicembre 2025

Alpina Tropic-Proof: look vintage per esploratori moderni

C’è stato un tempo in cui gli orologi erano dei veri compagni di avventura. Parliamo della seconda metà del secolo scorso, quando i segnatempo sono stati al polso di grandi esploratori in terra, in cielo, in mare. Anche un brand dalla storia importante come Alpina si è ritagliato un posto tra i marchi capaci di creare orologi pensati per essere indossati in condizioni estreme, da persone spinte dal desiderio di scoprire, conoscere, raccontare. Il Tropic-Proof è uno di questi orologi. Il marchio, oggi di proprietà del gruppo Citizen, lo ripropone agli appassionati in due versioni fedelissime nell’estetica a quelle che, negli anni ’60, resero celebre Alpina tra gli appassionati.

Alpina Tropic-Proof

La nuova referenza è proposta con il quadrante bianco oppure nero – qui ci occupiamo di quest’ultima -, ma prima di parlarne è utile inquadrare brevemente il Tropic-Proof di Alpina all’interno della sua origine storica. Utile per capire il perché della sua rivisitazione in chiave moderna e come mai questo orologio ha avuto così tanto successo al momento del suo lancio da diventare, all’epoca, uno dei modelli di punta della manifattura svizzera.

LA STORIA DEL TROPIC-PROOF

Il Tropic-Proof degli anni ’60 è, come si suol dire, un figlio del proprio tempo. Il periodo in cui venne concepito – la fine degli anni ’50 – era un’epoca in cui nel mondo si assisteva a una crescita del numero dei viaggi e delle esplorazioni, cui l’orologeria cercava di rispondere con strumenti adatti e sempre più evoluti. Mentre alcuni marchi si concentravano sulle immersioni subacquee con orologi resistenti all’acqua, Alpina adottò un approccio diverso: offrire un orologio robusto e resistente, pensato per i climi tropicali e adatto agli avventurieri. 

Alpina Tropic-Proof

Erano anche gli anni del grande sviluppo dell’aviazione civile e commerciale, con una espansione degli orizzonti verso ovest bilanciata da un’apertura senza precedenti verso est, che portò alla scoperta dell’Africa, dell’Asia e di un emisfero meridionale in gran parte inesplorato dagli europei. Tra le mete più ambite da quanti erano in cerca di avventura vi erano i Tropici, principalmente ai Caraibi ma anche nel Sudest asiatico. Fu in mezzo a questo fermento e spinta da questa crescente passione per i viaggi di scoperta che Alpina progettò il primo Tropic-Proof. Un orologio pensato per lavorare in modo affidabile anche in climi estremi come quelli tropicali.

Alpina Tropic-Proof
Alpina Tropic-Proof

Già la scelta del nome metteva subito in chiaro le cose: Tropic-Proof evocava infatti immagini di paesaggi esotici, ma anche di calore, umidità, piogge improvvise e violente. Tutti elementi che avrebbero messo a dura prova la resistenza e l’affidabilità di un orologio. La sfida giusta per Alpina, che aveva scelto di non specializzarsi troppo presto in una categoria specifica, come gli orologi subacquei, ma di creare segnatempo robusti, a un prezzo ragionevole, in grado di resistere ai climi tropicali. Così nacque il Tropic-Proof che oggi torna, fedele o quasi all’originale.

TROPIC-PROOF 2025 VS. 1965

Il Tropic-Proof in versione 2025 è stato presentato da Alpina a Watches and Wonders Geneva ed è inserito nella collezione Heritage, quella con i codici estetici più vicini all’eredità storica del marchio. Il fatto che sia stato proposto quest’anno non è casuale, poiché il 2025 coincide con i 60 anni dal lancio dell’orologio. Almeno, così sembra. Il lancio ufficiale è infatti del 1968, ma pare che il nome Tropic-Proof fosse già attestato all’inizio del decennio. In Alpina è stata svolta un’analisi sui numeri di serie degli orologi, che si collocano tra il 760XXX e l’809XXX: dalla sequenza presa in esame, pare che la produzione di questo segnatempo sia stata avviata a partire dal 1965. 

Alpina Tropic-Proof

L’orologio attuale ha la cassa in acciaio da 34 mm per 9,25 mm di spessore, misura decisamente vintage. A differenza di quella lucida di 60 anni fa, la nuova è satinata, più moderna. Le anse sono allungate il giusto, quanto basta per offrire una buona vestibilità in concorso con il diametro della cassa. Abbiamo provato l’orologio a Ginevra e garantiamo per la sua comodità. Nota storica: la cassa degli anni ’60 era fabbricata da François Borgel, cassaio svizzero attivo a Ginevra tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo, che lavorò per i più importanti marchi elvetici e registrò numerosi brevetti.

Alpina Tropic-Proof
Alpina Tropic-Proof

Per le due edizioni moderne, Alpina ha scelto le classiche varianti di colore del quadrante che c’erano sui modelli originali, nero e bianco. Anche l’estetica delle lancette dauphine lucidate a mano è la stessa del 1965; qui sono rivestite di Luminova beige, là erano con il classico trizio che si usava una volta. Anche gli indici sembrano una fotocopia di quelli del 1965, con i doppi indici a ore 3, 6, 9 e 12 e quelli singoli per le altre ore. Il giro della minuteria è composto da puntini luminescenti. 

LA MECCANICA E I PUNTI DI FORZA DELL’OROLOGIO

Trattandosi di una riedizione molto fedele all’originale, il movimento è a carica manuale. All’interno della cassa (impermeabile fino a 3 bar), Alpina gioca la carta dell’autenticità. Il movimento meccanico calibro AL-480 non è altro che un Peseux 7001 rielaborato: affidabile, preciso e, soprattutto, perfettamente in sintonia con lo spirito dell’orologio. Lavora a 28.800 alternanze/ora per 42 ore di autonomia. Il gesto della carica quotidiana, effettuata manualmente, rafforza il legame con l’orologio e con la tradizione. Non c’è automazione qui, si fa tutto come nella vecchia scuola.

Alpina Tropic-Proof
Alpina Tropic-Proof
Alpina Tropic-Proof

La fedeltà all’originale prosegue nel fondello, che è chiuso e avvitato. L’unica concessione alla modernità è l’incisione della scritta Heritage, a ricordare l’appartenenza alla collezione. Molto bello e morbido il cinturino in Alcantara beige con impunture tono su tono. La fibbia in acciaio ad ardiglione è un must per un orologio che fa della storicità il suo punto di forza.

Alpina Tropic-Proof

Il Tropic-Proof è quindi a tutti gli effetti un orologio moderno, con una maschera vintage. È un segnatempo che accompagna bene sia un look casual chic, sia uno più sportivo. Non cerca di brillare a tutti i costi (nemmeno nel prezzo, che è di 1.795 euro), ma è destinato a catturare l’attenzione di chi si intende di orologi ben fatti.

Alpina Tropic-Proof
Alpina Tropic-Proof

La sostanza, dunque, è che l’Alpina Tropic-Proof ha tutte le carte in regola per diventare uno di quegli orologi che, nella loro riedizione, hanno avuto successo. Non esagera in nulla, rispetta tutto, in primis la storia e il gusto degli appassionati. È un segnatempo bello, che parla a chi ama le belle storie, le giuste proporzioni e l’orologeria senza fronzoli, essenziale e diretta. Una capsula del tempo a portata di polso, da indossare ogni giorno. Cosa rara nell’orologeria di oggi.

By Davide Passoni