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05 dicembre 2025

Laureato FIFTY, 50 anni di eccellenza firmata Girard-Perregaux

Il 2025 sarà ricordato come un anno ricchissimo di ricorrenze nel settore dell’orologeria. Numerose manifatture hanno festeggiato compleanni straordinari e non sono pochi gli orologi che hanno fatto la storia ad aver celebrato anniversari a cifra tonda. Tra di essi, particolare importanza ha il Laureato di Girard-Perregaux, che ha tagliato il traguardo dei primi 50 anni con una referenza speciale, il Laureato FIFTY. Un orologio in edizione limitata di 200 pezzi che è appena uscito sul mercato e che è già l’oggetto del desiderio dei collezionisti e della vasta community di appassionati, sia del marchio di La Chaux-de-Fonds, sia del Laureato in particolare.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY

LAUREATO FIFTY: FORMA E MATERIALI

Perché il nuovo Laureato FIFTY ha tutto per diventare un must. Se pensiamo a che cosa era quell’orologio quando uscì nel 1975 e ci mettiamo al polso la referenza appena presentata, una cosa è certa: la sua anima e la sua essenza non sono cambiate, anzi. Si sono evolute, si sono adattate ai tempi e ai gusti e lo hanno fatto con l’unico obiettivo di restare fedeli a se stesse, nell’estetica e nella meccanica. Anche se, ricordiamolo, il primo Laureato era mosso da un calibro al quarzo, figlio dei suoi tempi ma rifinito con molta cura, con lavorazioni a côtes de Genève e perlage, cosa non comune a tutte le marche. Ma ci torneremo più avanti.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY

Qui entriamo subito nel vivo del nuovo Laureato FIFTY, che si presenta con i tratti estetici che tutti gli appassionati apprezzano e che lo rendono riconoscibile al primo sguardo. Parliamo della lunetta ottagonale appoggiata su una base definita da un anello circolare, della cassa la cui forma è leggermente tonneau, del bracciale integrato e rastremato. Codici di stile e di design che Girard-Perregaux ha utilizzato anche nella nuova referenza, lavorando sui dettagli.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY
Girard-Perregaux Laureato FIFTY

Un paio di questi dettagli, se così si possono chiamare, salta subito all’occhio: la misura della cassa e la combinazione dei materiali. Il diametro del Laureato FIFTY è infatti più piccolo di quello cui siamo abituati, perché scende a 39 mm. Una dimensione ideale per la vestibilità, che nel caso di questa referenza è favorita anche dallo spessore, che Girard-Perregaux ha mantenuto al di sotto dei 10 mm: 9,8 mm. 

Girard-Perregaux Laureato FIFTY

La scelta dei materiali ha invece, oltre a una motivazione estetica, anche una ragione filologica. Il Laureato FIFTY è infatti realizzato in acciaio e oro giallo 3N, un abbinamento che richiama quello del primo Laureato del 1975. La differenza sta solo nell’attualizzazione dell’estetica, oggi più contemporanea, e nella modernità dei materiali impiegati, sempre acciaio e oro ma più durevoli e stabili di quelli utilizzati cinquant’anni fa.

ACCIAIO, ORO E UN DESIGN DISTINTIVO

Acciaio e oro, quindi. Chi ama l’orologeria raffinata sa quanto questa sia una combinazione che non apprezza le mezze misure. L’acciaio e oro si ama o si odia, difficilmente lascia indifferenti. È un’estetica che tra gli anni ’70 e ’80 ha goduto di grande successo, per poi diventare una nicchia; qualcosa che però non è mai scomparso, ma ha sempre avuto estimatori che ne hanno tenuto vivo il fascino. Il Laureato FIFTY è qui a ricordarci proprio questo: non è un orologio per nostalgici, ma un pezzo che onora una storia e un’estetica intramontabili.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY

Nel Laureato FIFTY troviamo l’oro giallo 3N nella lunetta, nelle maglie centrali del bracciale integrato, nella corona di carica. La cassa e le maglie ad H del bracciale sono in acciaio. Su entrambi i metalli, Girard-Perregaux ha operato un lavoro di finitura egregio. Partiamo dall’oro. La lunetta ottagonale in oro giallo è dotata di una nuova smussatura più inclinata e la lucidatura circolare è presente solo sulla superficie della lunetta stessa e stacca in modo elegante rispetto alla lucidatura che caratterizza l’anello sottostante. Quest’ultimo, infatti, è come se illuminasse da dietro la lunetta, dandole una eccezionale presenza al polso.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY
Girard-Perregaux Laureato FIFTY

Le maglie in oro del bracciale – un po’ più bombate rispetto alle altre – sono anch’esse lucide e vanno a contrasto con quelle in acciaio ad H, che hanno una evidente satinatura orizzontale in continuità con quella della cassa. In questo modo, anche visivamente, il bracciale integrato assolve in pieno la propria funzione pratica ed estetica. I profili della cassa e del bracciale sono invece satinati, a sottolineare la ricerca non banale che Girard-Perregaux ha portato avanti nella creazione del Laureato FIFTY.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY

A dimostrazione del fatto che questo bracciale non è inteso solo come funzionale ma ha una forte valenza estetica, vale la pena osservare i pulsanti di apertura della fibbia déployante con il logo GP. Sono infatti ottagonali, così come la lunetta, e costituiscono un elemento di design che dà uniformità all’intero orologio. Parlando invece di funzionalità, la fibbia integra un sistema che consente un gioco di 4 mm per adattare al meglio il bracciale al polso.

IL QUADRANTE DEL LAUREATO FIFTY

Il quadrante del Laureato FIFTY è un esercizio di eleganza orologiera, anch’esso legato strettamente all’eredità della collezione. È di colore grigio, una tonalità in opposizione con quelle luminose della cassa e della lunetta; anziché spegnersi, però, esso è illuminato proprio dal netto contrasto con il resto del segnatempo e, soprattutto, dalla lavorazione con motivo Clous de Paris grigio soleil, leggermente più grande rispetto a quello del passato, per una maggiore presenza visiva. L’anello della minuteria è invece grigio uniforme.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY

La bellezza del quadrante è completata dagli indici e dalle lancette. I primi sono applicati e allungati, più sottili del passato, in oro rosa con placcatura in oro 3N e con la parte interna ricoperta di materiale luminescente. Bello il dettaglio del doppio indice a ore 12. Le lancette sono invece le classiche a bastone del Laureato; quelle di ore e minuti hanno la stessa finitura degli indici – oro rosa con placcatura in oro 3N e materiale luminescente -, quella dei secondi centrali è placcata in oro 3N e il contrappeso è a freccia, in omaggio alla celebre forma dei tre ponti che è diventata simbolo di Girard-Perregaux.

Girard-Perregaux Laureato FIFTY
Girard-Perregaux Laureato FIFTY

Un tocco non banale è stato riservato da Girard-Perregaux al datario, a ore 3. Oltre a essere valorizzato da una elegante cornice svasata, ha il disco data dello stesso colore grigio del quadrante. Un tono su tono molto apprezzato perché non spezza l’uniformità estetica dell’orologio ma, al contrario, la valorizza. Sembra una sciocchezza, ma non tutte le manifatture dedicano questa attenzione a una complicazione tanto diffusa quanto non sempre amatissima. Un’attenzione che, invece, aiuta ad apprezzarla. 

GIRARD-PERREGAUX E IL CALIBRO GP4800

Così come il movimento al quarzo era figlio dei suoi tempi, oggi viviamo in un’epoca nella quale il savoir-faire meccanico è giustamente esaltato. Ragion per cui, Girard Perregaux ha scelto di lasciare i richiami al modello del 1975 al lato estetico del Laureato FIFTY, dotandolo invece di un movimento meccanico nuovo di zecca, il calibro automatico di manifattura GP4800, interamente sviluppato internamente a La Chaux-de-Fonds, che ha all’attivo oltre 30 calibri, 80 brevetti e un team di orologiai d’eccellenza.

Girard-Perregaux Calibre GP4800

Il calibro GP4800 si fa apprezzare per la sua compattezza, grazie a un diametro di 25,60 mm e a uno spessore di 4,28 mm. È anche versatile, poiché è stato progettato in modo da poter aggiungere in futuro ulteriori complicazioni al movimento base, grazie a un design appositamente studiato. La versatilità è ormai un requisito per ogni calibro ed è qualcosa che una manifattura integrata come Girard-Perregaux è in grado di garantire senza troppe difficoltà.

Girard-Perregaux Calibre GP4800
Girard-Perregaux Calibre GP4800

Oltre ad avere lo scappamento in silicio – ormai lo standard per i movimenti antimagnetici di qualità – , il calibro è dotato della funzione di arresto secondi, per la rimessa all’ora precisa, e, soprattutto di un bilanciere a inerzia variabile. Un dispositivo che, come gli appassionati ben sanno, migliora notevolmente la precisione di marcia dell’orologio. Nel bilanciere a inerzia variabile, infatti, la lunghezza della spirale del bilanciere è fissa e la marcia si regola intervenendo su quattro viti in oro bianco montate sul bordo del bilanciere stesso. Un sistema che consente una regolazione più fine e precisa.

Girard-Perregaux Calibre GP4800

La molla di carica genera una coppia importante, poiché il bilanciere ha un’inerzia di 8 mg per centimetro: l’elevato valore di una coppia è sinonimo di maggiore precisione. Precisione che è anche al servizio dell’autonomia di marcia, accreditata a un minimo di 55 ore nel calibro GP4800. Il miglioramento delle prestazioni passa anche attraverso quello del sistema di carica, nel quale la massa oscillante è montata su un cuscinetto con sfere in ceramica e con un sistema di ammortizzazione che riduce il rumore della carica e contrasta gli urti.

LAVORAZIONI RAFFINATE

Oltre a tradursi in queste raffinatezze tecniche, l’impegno messo da Girard-Perregaux nel calibro è evidente anche nell’altissimo livello delle sue finiture. I ponti rodiati hanno incisioni dorate e sono ornati da tes de Genève rettilinee, angoli smussati a diamante e teste delle viti lucidate a specchio, che contrastano con le parti visibili della platina, sabbiate. Benché nascosta, la parte inferiore della platina è decorata con finitura perlage; la massa oscillante riporta motivi a forma di freccia lucidi e ha i fianchi lavorati con una combinazione di sabbiatura, decorazione a chiocciola e traits tirés. Completano il tutto la frizione del cuscinetto a sfere con finitura soleil, il tamburo del bariletto lavorato con motivo a chiocciola e le ruote con satinatura circolare, per un totale di non meno di dieci diversi tipi di finitura presenti sul calibro.

Girard-Perregaux Calibre GP4800

A testimonianza delle tradizione di Girard-Perregaux, sotto la massa oscillante del Laureato FIFTY – scheletrata e in oro 18 carati – si trovano tre ponti, ispirati all’orologio da tasca del 1867 e segno distintivo del brand. Il ponte del bilanciere è fissato in due punti, per una maggiore stabilità, ed è scheletrato così come il design della massa oscillante. Ecco il perché della scelta di mostrare quest’ultima attraverso il fondello in vetro zaffiro. Il quale non inficia l’impermeabilità della cassa, che arriva a 15 bar.

LE ORIGINI DEL LAUREATO GIRARD-PERREGAUX E L’ECCELLENZA DEL QUARZO

Il Laureato FIFTY è dunque il degno erede di un segnatempo che in 50 anni ha caratterizzato un’epoca e dettato uno stile. In un contesto storico – gli anni ’70 – in cui l’orologio doveva unire precisione, eleganza e modernità, sotto la direzione di Jean-Pierre Graef, Charles-Edouard Virchaux e Jean-Edouard Friedrich, Girard-Perregaux credette molto nei progressi tecnologici da realizzare all’interno del marchio per continuare a farlo crescere. I tre non si accontentarono di creare un orologio, ma vollero definire una firma forte, con una visione chiara: unire il savoir-faire orologiero tradizionale con innovazioni tecniche ed estetiche d’avanguardia. La nascita del Laureato, nel 1975, fu la sintesi di tutto ciò.

Jean-Pierre Graef
Charles-Edouard Virchaux
Jean-Edouard Friedrich

Fin dalla sua creazione il Laureato è stato interamente immaginato, sviluppato e prodotto in-house, tra le mura della manifattura. A differenza dei competitor dell’epoca con movimento meccanico, la collezione Laureato era dotata di un calibro al quarzo ultra-sottile, sviluppato internamente da Girard-Perregaux, una scelta che testimonia la volontà del brand di acquisire una posizione di leadership tecnologica. Grazie ai suoi investimenti in ricerca e sviluppo, nel 1971 la Manifattura stabilì la frequenza universale per il quarzo a 32.768 Hz, uno standard ancora oggi utilizzato dall’intero settore orologiero. Nel 1977, l’83% dei brevetti legati a questa tecnologia concessi dal COSC riguardava proprio Girard-Perregaux.

UN DESIGN CHE HA FATTO STORIA

Ma l’innovazione andava oltre il quarzo. Il design del Laureato era moderno, grazie alla sua cassa tonneau sormontata da una lunetta ottagonale. Un’audacia di forme della carrure con giochi di ottagoni (di tetragoni e altri su diversi modelli) che erano già presenti prima dell’arrivo del Laureato, e dei quali il Deep Diver è il perfetto esempio. Lanciato in 30 mm e poi evolutosi in altre dimensioni, spiccava per le sue forme avanguardistiche che univano forma e funzione e riprendevano i codici degli orologi sporty-chic tanto in voga a partire dalla prima metà degli anni ’70. Tra questi, il bracciale integrato in acciaio. Pensato per garantire funzionalità e comfort, combinava due finiture – satinata e lucida -, che creavano un elegante contrasto e un gioco di luci unico.

Girard-Perregaux Laureato First Series 1975

Prendiamoci un momento per osservare la lunetta ottagonale. Riconoscibile a prima vista, era molto più di un dettaglio estetico, ma rappresentava piuttosto un elemento chiave di identità, una firma grafica che, come i Tre Ponti, era profondamente radicata nel Dna del marchio. Il desiderio di rompere con la convenzionale rotondità del design tradizionale degli orologi inaugurato dal Deep Diver continuava con il Laureato, la cui lunetta era così perfettamente adattata alla cassa tonneau che ci si dimenticava della sua presenza.

Girard-Perregaux Laureato 1975

Lontana dalle viti e dagli angoli acuti del Royal Oak, la lunetta del Laureato emanava una raffinatezza più delicata e sottile. Inserita in un cerchio, la sua superficie superiore era leggermente bombata, ricordando la lucidatura arrotondata applicata al ponte del tourbillon. Questo contrasto visivo tra angoli e curve controllate conferiva all’orologio un aspetto equilibrato e armonioso, senza tempo. Ciascuna delle sfaccettature dell’orologio catturava la luce in modo diverso, accentuandone la natura sofisticata. Esprimeva una visione del design e un’eleganza grafica fedele allo spirito d’avanguardia di Girard-Perregaux.

LAUREATO: EVOLVERSI RESTANDO SÉ STESSI

Per quanto riguarda le finiture della cassa e del movimento, infine, vale la pena ricordare che esse rappresentavano l’essenza stessa dell’alta orologeria. Da questo punto di vista, il Laureato soddisfaceva, ieri come oggi, i più elevati standard. L’acciaio è trattato senza compromessi come un metallo prezioso, combinando superfici lucide, spazzolate e satinate: un approccio impegnativo che lo rendeva particolarmente difficile da lavorare, in quanto molto più duro dell’oro. Ecco perché si dice che i primi prototipi siano stati realizzati in oro bianco per facilitare il lavoro dei team di sviluppo. Ed ecco perché il risultato era un orologio in acciaio più costoso di alcuni dei suoi concorrenti in oro.

Girard-Perregaux Laureato Evolution

Con il passare degli anni, il Laureato continuò a evolversi pur restando fedele alla sua forte identità. Negli anni ’80, la collezione si arricchì di complicazioni come l’equazione del tempo, aumentando ulteriormente la complessità e l’interesse di questo modello. L’arrivo del movimento automatico 3100 nel 1995 e l’evoluzione del design verso un carattere più sportivo nel 2003 testimoniano la capacità dell’orologio di adattarsi al tempo che passa, senza mai perdere la propria essenza. Il Laureato ha attraversato le epoche e oggi è uno dei grandi nomi degli orologi da polso usciti negli anni ’70.

By Davide Passoni