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29 marzo 2024

Christoph Grainger-Herr CEO di IWC Schaffhausen

Il 2018 segna una pietra miliare nella storia di IWC Schaffhausen: la celebrazione del 150° anniversario. Tutto, nella partecipazione del marchio al Salone Internazionale dell’Alta Orologeria (SIHH), ruotava attorno a questa importante celebrazione. Dallo stand, ispirato alla fondazione della International Watch Company di Schaffhausen da parte dell’imprenditore e orologiaio americano Florentine Ariosto Jones nel 1868, alla collezione Jubilee, lanciata per l’occasione, alla sontuosa serata di gala alla presenza di ben 800 ospiti tra cui molte celebrities.

Watch Insanity ha avuto la grande opportunità di parlare di tutte queste attività, oltre che del passato, presente e futuro di IWC con il suo nuovo giovane e carismatico CEO, Christoph Grainger-Herr. Grainger-Herr è succeduto a una delle figure più importanti nella storia del marchio, Georges Kern, ma ne ha preso le redini con energia, tante idee e soprattutto una grande passione per IWC. Scopriamo la sua visione e i suoi progetti per la storica casa orologiera svizzera.

IWC

Mr Grainger-Herr, lei è un interior designer per formazione. Esiste un legame tra design e orologeria?

Il design e l’industria orologiera non sono poi così lontani. Il design è una questione di storytelling, così come l’orologeria. Il nostro lavoro non ha a che fare solo con i numeri, dobbiamo creare esperienze straordinarie per i nostri clienti. A tale scopo, lo storytelling è estremamente importante. Non si può vendere un orologio parlando solo delle sue funzionalità.

Ha mai disegnato qualcosa per IWC?

Certamente. Ho progettato lo stand per il SIHH, il concept per le boutique e ho collaborato alla realizzazione della nuova manifattura che inauguriamo quest’anno in occasione del nostro 150° anniversario. Quest’ ultimo progetto è stato il più emozionante e unico: un negozio è un negozio, un salone è un salone, ma una manifattura è molto di più, è dove gli orologi vengono di fatto creati e dove le persone trascorrono le loro giornate. L’abbiamo concepita come un’esperienza unica per i visitatori, con un team al 100% dedicato alle visite dei clienti.

Come si sente nel ruolo di CEO di un marchio così importante?

L’ho realizzato davvero al momento dell’annuncio della mia nuova carica, nel teatro di Schaffhausen. È lì che ho anche iniziato a sentire la responsabilità, non solo di essere il custode dell’eredità del marchio, ma anche della vita delle persone che lavorano per IWC e delle loro famiglie. Allo stesso tempo, ne sono molto felice e mi sento fortunato per aver trasformato il mio hobby nel mio lavoro, per un marchio che amo così tanto.

Come è stato il 2017 in termini di business? Quali sono i mercati target di IWC?

Come sapete non divulghiamo i nostri risultati, ma posso dire che il 2017 è stato un anno positivo per il brand. Abbiamo la fortuna di avere una collezione ampia, con molte linee di prodotti, dalla fascia accessibile a pezzi di alta orologeria, e un business molto ben equilibrato a livello globale. Questo ci permette di diversificarci in termini di mercati e di clientela.

Qual è il vostro piano per il 2018 a livello globale?

Certamente ci sarà continuità con la strategia degli ultimi anni. Prevediamo un’espansione retail nei nostri mercati chiave e di portare avanti la strategia di e-commerce. La sfida principale di quest’ anno, tuttavia, riguarda la nuova manifattura. Si tratta di un progetto enorme, ci aspettiamo 8mila visitatori all’ anno.

Quali sono le principali novità che avete svelato al SIHH?

Per rendere omaggio al nostro 150° anniversario abbiamo presentato una collezione speciale Jubilee, che comprende un totale di 28 modelli in edizione limitata delle famiglie Portoghese, Portofino, Pilot’s Watch e Da Vinci. Per celebrare l’occasione, abbiamo anche lanciato i nostri primi orologi da polso con l’originale indicazione digitale delle ore e dei minuti, come negli orologi da tasca Pallweber del 1884. L’elemento estetico che accomuna tutti questi segnatempo è il quadrante laccato in bianco o blu, un effetto che si ottiene applicando diversi strati di lacca, che ricordano le finiture smaltate tradizionali.

IWC

Come considera l’industria orologiera oggi, quali sono le tendenze che stanno plasmando le strategie dei suoi player?

Credo che questo sia un momento chiave in termini di nuove tecnologie all’avanguardia implementate nell’ orologeria. Oggi, tali innovazioni non vengono più applicate solo ai segnatempo complicati, ma ad orologi di tutte le fasce di prezzo. Questo è un grande vantaggio per il cliente, che avrà prodotti di qualità ancora migliore e lassi di tempo più ampi prima di ricorrere al servizio post vendita.

Come vede il brand in 3 anni? E in 10?

Datemi una palla di cristallo… (ride)! Ho la fortuna di essere responsabile di un marchio con un patrimonio e linee di prodotti meravigliosi e credo che ci sia ancora molto spazio di crescita. La nostra visione è quella di continuare a creare orologi belli, con innovazioni di alta qualità, e puntare su simbolismo e storytelling. Inoltre, l’età media dei nostri clienti è piuttosto bassa, il che significa che la nostra base di clientela è in crescita per il futuro.

Cosa pensa degli smartwatch?

Gli smartwatch non possono sostituire gli orologi meccanici. La nostra industria è molto più vicina alla gioielleria, un segnatempo meccanico rispetto ad un prodotto digitale è unico. Nella nostra fascia di prezzo, le persone vengono da noi perché cercano un prodotto che duri nel tempo.

Avete in piano di creare uno smartwatch IWC?

Non con lo scopo di sostituire l’orologio meccanico. Tuttavia, siamo aperti all’ idea di un bracciale “connected”, e appena raggiungeremo le caratteristiche che ci siamo imposti, lo lanceremo sul mercato.

Quanto sono importanti internet e i social media per lei?

Molto. Gestisco un mio personale account Instagram, e il feedback che ricevo è davvero reale e pertinente.

Avete appena annunciato Bradley Cooper come nuovo brand ambassador. Quali sono i criteri per scegliere i volti di IWC?

Soprattutto la loro passione per il prodotto. Abbiamo una famiglia di brand ambassador che amano veramente il marchio. Molti di loro sono con noi da 10-15 anni, vengono a visitare la manifattura, seguono corsi di orologeria. Sentiamo davvero la loro passione.

IWC

Qual è la vostra strategia in termini di e-commerce?

Il nostro primo e-store è stato in partnership con WeChat in Cina, poi nel novembre 2016 è stata la volta di Mr Porter, seguito da Net à Porter. In seguito siamo partiti con il nostro primo e-commerce negli Stati Uniti, Europa e Cina seguiranno e gli altri mercati arriveranno in futuro, è una questione di tempo. Le vendite online stanno dando buoni risultati. Molti clienti cercano i prodotti sul web prima di acquistarli e, viceversa, i clienti che acquistano online hanno già provato gli orologi fisicamente. Credo sia molto importante unire i puntini e avere online la stessa store experience dei negozi fisici.

Perché alcuni modelli di orologi diventano icone senza tempo e altri no?

In qualità di designer, questa è la domanda chiave! È un mistero. Ci sono alcuni ingredienti che si possono controllare, e altri no. È la bellezza della creatività umana.

By Valeria Garavaglia