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16 aprile 2024

Segreti e curiosità dell'editoria insieme a Guido e Giorgia Mondani

Mondani Editore non ha bisogno di presentazioni, è sicuramente una delle fonti più attendibili per rimanere sempre aggiornati sulle evoluzioni, le novità, gli eventi, le marche e i modelli del mondo degli orologi da collezione.

Watch Insanity ha avuto il piacere di incontrare il team Mondani che ci ha svelato curiosità e segreti di questo mondo così affascinante. A rispondere alle nostre domande, Guido Mondani in persona, editore professionista da oltre 30 anni e collezionista Rolex e Patek Philippe dal 1986. Chi meglio di lui, che ormai è diventato un punto di riferimento per tutti i collezionisti italiani e non solo, riconosciuto a livello mondiale per la sua meticolosità e attendibilità, poteva raccontarci il presente e il futuro dell’orologeria.

Accanto a lui, sua figlia Giorgia Mondani, cresciuta con la passione degli orologi, oggi è direttore del marketing di Mondani Editore e si occupa di sviluppo del mercato estero. Scrive per la rivista italiana Watchshop e la rivista spagnola RE. Ha creato e cura ogni giorno il blog sugli orologi mondaniblog e www.rol-experto.com, ed è autrice di “Tutto Rolex” e “Rolex Acciaio”

Mondani

Quando indossa un Rolex e quando un Patek Philippe?

GIORGIA: Indosso sempre un Rolex; mi piacciono molto i Patek ma per la vita di tutti i giorni preferisco un Rolex.

GUIDO: Indosso per la maggior parte del tempo il mio Rolex Submariner personalizzato per me da Bamford Watch Department in occasione del mio 70esimo compleanno oppure un Day-Date, per poter vedere giorno, ora e data. Quando indosso un Patek indosso sempre un Nautilus e per occasioni speciali dei complicati.

Cosa significa per lei collezionare orologi? 

GUIDO: Vuole dire passione e investimento, ovvero il “motto” e l’obiettivo dei libri che facciamo. Le nostre edizioni rendono il collezionismo non solo una passione da seguire, ma anche un buon investimento.

Il tuo primo orologio, te lo ricordi? 

GUIDO: Mia moglie Franca mi ha regalato il primo Rolex parecchi anni fa. Era il 1986 quando mia moglie Franca, divenuta poi la mia più preziosa collaboratrice nell’attività editoriale, mi ha regalato il mio primo Rolex, un Fasi di Luna automatico del 1950. E’ così che è nata la scintilla e come nelle migliori “storie d’amore”, il mio interesse e la mia passione sono cresciuti giorno dopo giorno; ho iniziato a documentarmi, a consultare cataloghi e a chiamare orologiai ed esperti.

GIORGIA: Mio padre mi ha regalato il mio primo Rolex quando avevo solo 12 anni, in occasione della vittoria di un torneo di tennis. Era il 1996 e si trattava di un Oyster da donna. Poi mi regalò il secondo quando vinsi la medaglia d’oro come “miglior giocatrice d’Europa”, all’età di 16 anni.

Cosa rende prezioso un orologio? 

GIORGIA: Dal punto di vista di una donna direi i diamanti e pietre preziose, ovviamente.. Ma dal punto di vista di chi conosce il mercato, la rarità e la storia dietro ad un orologio sono gli elementi che lo rendono prezioso.

GUIDO: Dipende da che punto di vista.. Il metallo rende l’orologio più o meno prezioso.. Un orologio d’oro o di platino è di per sé prezioso. Ma da collezionista la storia che ha l’orologio gli conferisce un gran valore. La rarità, le serie limitate, i quadranti personalizzati, oggi rendono un orologio prezioso.

“Guido Mondani Editore”, casa editrice fondata nel 1979, Quanto la tradizione è un limite, e quanto un’ispirazione per lei? 

GIORGIA: Per me e per la mia famiglia la tradizione è la base per l’innovazione. Fare prodotti sempre più specializzati, soddisfare le esigenze del commerciante e del collezionista, affrontare nuovi temi, non avrebbe la stessa importanza se non basassimo tutto sulla serietà e professionalità che permette al giorno d’oggi, ad una azienda di andare avanti da 40 anni. La tradizione ci permette di avere basi solide per rinnovarci: ogni anno la Guido Mondani Editore pubblica almeno uno o due titoli su Rolex o Patek Philippe, dando un’informazione sempre più specifica e facendo ricerche sempre più vaste. Inoltre, cerchiamo di ampliare la nostra offerta vendendo titoli su altre marche, perché i nostri numerosi clienti in tutto il mondo ce lo chiedono. Siamo presenti sui social e sui forum, ci informiamo sulle mode e sulle tendenze e siamo riusciti a diventare un punto di riferimento. Sia sulla carta stampata sia on line, e per questo la tradizione di Mondani Editore è stata affiancata dall’innovazione di Mondani Web, che permette a commercianti e rivenditori seri e stimati di proporre i loro prodotti sul web, con una visibilità senza pari.

Come vede la “Guido Mondani Editore” tra 10 anni?

GIORGIA: La vedo ancora qui, in un mondo che va contro ormai il libro, la lettura, la calma e la ricerca, vedo i libri Mondani presenti nelle librerie dei collezionisti di orologi e sempre più presente nei negozi e boutique. Vedo dei prodotti di nicchia, edizioni limitate e prestigiose, affiancati da guide indispensabili per poter comprare, vendere, collezionare orologi, con diffusione mondiale. Vedo anche un’esplosione delle app, genere che già trattiamo in modo più amplio con apple grazie a varie edizioni in formato digitale in minima parte con Android. Di certo immagino che il web e i social abbiano un ruolo sempre più importante quindi vedo il progetto Web crescere insieme ai libri, sempre basandosi sulla serietà e reputazione per cui il mondo ci conosce.

È editore professionista da oltre 30 anni e collezionista Rolex e Patek Philippe dal 1986, Se mi dovesse dire tre orologi che incarnano queste tre decadi, quali sceglierebbe? 

GUIDO: Direi il Paul Newman, perché una leggenda. Direi il Patek Philippe Nautilus perché grazie a un’idea del genio Gerald Genta, questo orologio ha permesso alla Patek di diventare anche un simbolo di moda oltre che la marca che noi collezionisti conosciamo per i capolavori dell’orologeria Direi il Submariner perché il suo valore cresce in continuazione, rappresenta tutte le epoche, è sempre presente ed è ormai non solo un pezzo da collezione importantissimo, ma un oggetto di culto e di moda.

Perché l’orologio è, oggi, associato maggiormente al mondo maschile?

GIORGIA: L’orologio è praticamente l’unico accessorio che un uomo può affiancare al proprio abbigliamento. Oggi sono di moda anche i braccialetti da uomo e i gemelli stanno tornando, ma l’orologio ha sempre accompagnato il look maschile e credo che sempre lo farà. Noi donne abbiamo molte più “passioni” e possibilità di abbinare il nostro abbigliamento con tantissimi accessori. Soprattutto per noi italiani, la moda è una “questione” giornaliera importante e anche io amo tanti altri accessori oltre all’orologio. Credo tutte le donne abbiano un debole per le scarpe e le borse, ma anche per gli anelli, gli orecchini, le collane e chi più ne ha più ne metta.

C’è chi sostiene che gli accessori non servano a completare il look. Cosa ne pensa? 

GIORGIA: L’orologio è la cosiddetta “ciliegina sulla torta” sia per il look maschile sia per quello femminile. Io amo gli orologi grandi, quelli da uomo, e amo abbinare il colore del mio abbigliamento con il colore del quadrante, del metallo o della ghiera dell’orologio. L’orologio è il vero tocco di classe.

Come vede l’evoluzione del mercato orologiero? 

GUIDO: Credo che certi modelli continueranno ad aumentare di valore, e continueranno ad essere ricercati. Le case d’aste permettono di poter ammirare pezzi rarissimi, i social permettono di arrivare ovunque e gli orologi sono sempre più visti. I social stanno cambiando e cambieranno sempre più il mercato dell’orologio, Intagram in particolar modo è ormai una vetrina di vendita.

By Martina Pelucchi